Copertina La forza mite del riformismo

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a stampa € 26,00
collana "Percorsi"
pp. 336, Brossura, 978-88-15-29827-0
anno di pubblicazione 2022

GIORGIO ARMILLEI

La forza mite del riformismo

Riflessioni di un cattolico liberale sulla crisi di inizio secolo

Questo libro permette di ripercorrere l’ultimo decennio italiano ed europeo, letto sotto il prisma ecclesiale e politico da un osservatore attento e penetrante. La migliore cultura del cattolicesimo politico si innerva in un riformismo di forte impronta liberale, facendo dell’autore, Giorgio Armillei, un testimone instancabile del messaggio della Chiesa conciliare e un protagonista dell’impegno per le riforme istituzionali avviato dalle battaglie referendarie degli anni Novanta. In quest’ottica, l’aggiornamento nella Chiesa va di pari passo con quello nella società e il cambiamento delle regole istituzionali si afferma come la priorità politica da perseguire. Con un formidabile ottimismo dell’intelligenza, l’autore legge nella globalizzazione una chance mondiale da non sprecare nella regressione sovranista e nelle nostalgie stataliste, in cui si incontrano opposti estremismi, errori speculari. Se la linea di frattura destra-sinistra oggi non è più esaustivamente ed esclusivamente rappresentativa del quadro politico in gioco, quale chiave di interpretazione nuova può definire le nostre scelte progressiste e dirci da che parte stare? La risposta di Armillei, con il rilancio della polarità apertura-chiusura, può non essere condivisa da tutti, ma va da tutti ascoltata e discussa come un contributo di grande coerenza e profondità.

La vita di Giorgio Armillei (1958-2021) è stata segnata da una continuità indissolubile tra impegno ecclesiale, culturale, civile e politico. Dopo la laurea in Giurisprudenza e la militanza nella FUCI, lavora in vari centri di ricerca, specializzandosi nell’analisi delle relazioni sindacali e dei rapporti tra sistema politico e pubblica amministrazione. Protagonista della stagione referendaria dei primi anni Novanta ed esponente di spicco dell’Azione Cattolica diocesana di Terni, tra il 2014 e il 2016 è assessore comunale della sua città. Attivo per lunghi anni nell’associazione nazionale «Libertà Eguale», si impegna in particolare sui temi della giustizia, delle riforme istituzionali ed elettorali, nonché di un’idea di Stato incentrata sulla nozione di poliarchia. Nel 2007, fonda con Isabella Nespoli il gruppo del Landino, formato da ex membri della FUCI che si incontrano annualmente nel Monastero di Camaldoli e animano il blog di riflessione su Chiesa e società www.landino.it

Prefazione. La costruzione di una cultura politica riformista in un quadro europeo. Giorgio Armillei e la Fuci degli anni ’80, di Stefano Ceccanti e Isabella Nespoli
Giorgio Armillei. Un profilo
PARTE PRIMA. UN PAESE ALLO SPECCHIO: SENZA RIFORME L'ITALIA NON HA FUTURO
Il sogno di una sinistra liberale del XXI secolo, di Carlo Fusaro
Statalisti e libertari
La Fiom come ideologia
Il quadrilatero
Politica e mercato
Governare all’ombra della supplenza
Il bilancio e la Costituzione
Inscrivere lo stato nella sussidiarietà. Non viceversa
Bindi, Fassina e le ricette della sinistra
Il mantello di Napolitano
Il lavoro come ideologia
Tutti costituzionalisti
Presidenzialismo, i cattolici non sono distratti
Una risposta ad Angelo Bertani. I partiti si riformano cambiando la forma di governo
I saggi insegnano al Pd che questa Costituzione non è la più bella del mondo
La commissione dei saggi tra riforma e conservazione
Una Corte da riformare
L’incertezza del diritto
Proporzionale no, grazie
Keep calm and carry on
#italianistatesereni
Sì alle garanzie, no ai poteri di veto
Tutto si tiene
Continuiamo comunque
Il renzismo ha esaurito la sua spinta propulsiva?
Di giudici, corti e sentenze
Dossettiano e basta. Come sbagliare su Grillo e dintorni
Legge elettorale. Per non dimenticare
Amato e la sua Corte
Pd ultima chiamata
4 marzo 2018: un risultato che viene da lontano
La scoperta dell’ovvio: il contratto di governo gialloverde
I candidi e i silenti: percorsi del costituzionalismo conservatore
Letture per il governo gialloverde
Lo strano bipolarismo che non c’è
L’illusione del ritorno. Come perdere con Zingaretti
Rileggendo il 25 aprile
Il dito e la luna
Per un regionalismo differenziato e costituzionale
Ancora su magistratura e politica
Cosa c’è dopo la crisi di governo
Ricordarsi di staccare la spina
Stabili per quanto?
A cosa serve la scissione
La riforma della giustizia al tempo del governo giallorosso
La quarta via
Di elezioni e altre storie
Solo il Sì è riformista
Procure e politica: un caso di scuola
Il populismo nazionale non è di marca cattolicodemocratica
Dove sta andando il Pd di Letta
PARTE SECONDA. IL FUTURO È GLOBALE: L'EUROPA CHE VOGLIAMO
L’interdipendenza europea e la nuova frattura politica, di Sergio Fabbrini
Vecchia sinistra e nuova sconfitta
Quando la sinistra perde
La lezione di Margaret Thatcher
Renzi, Mogherini e la politica internazionale
L’Europa vicina e lontana
Obama debole e pessimista
May peggio di Brexit. Trump peggio di Donald. La sinistra peggio di tutti
Macron. What else?
Cinque tesi su Pd e Unione europea
La democrazia in Europa e le riforme necessarie
Un test per Macron
Per cosa votiamo domenica 26 maggio
Diversamente sovranisti?
Lo stato nazione ci salva?
Macron, l’Unione europea e il sovranismo
Elogio dell’Unione
Originalisti o semplicemente conservatori
Lezioni americane per l’Italia
PARTE TERZA. IL CATTOLICESIMO DEMOCRATICO HA UN'ANIMA LIBERALE DA SCOPRIRE
Chiesa eucaristica e città pluriforme, di Vincenzo Paglia
Il mondo cattolico dopo Reggio Calabria
La perplessità dei cattolici
Ruinismo e dossettismo
Ruini e la democrazia
Ancora su Scoppola e Ruini
I cattolici, il Pd e la «terza via»
Cattolici d’Italia?
Bergoglio, le elezioni, la politica italiana
Cattolici, politica e città
«La Civiltà Cattolica» e le Settimane sociali di Cagliari: un tentativo di rianimazione
Bassetti, i cattolici, la politica
Conflitto e unità. Chiesa e paese al tempo di Bassetti
Il cattolicesimo politico come antidoto al populismo
Ruini, la Chiesa cattolica, la politica italiana
«Lampada ai miei passi», Vangelo di domenica 02/05/2021 (Gv 15,1-8)
Postfazione. Un sistematico ottimismo, di Francesco Armillei

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