L’itinerario ripercorre le tappe dell’Italia napoleonica lasciando in sottofondo i campi di battaglia e restituendo, piuttosto, la fitta rete dei luoghi della memoria: monumenti, edifici, ma anche tracce di civiltà materiale. Accanto all’Italia di Napoleone vi fu, però, anche un’Italia dei Bonaparte (i Napoleonidi, come furono chiamati), che popolarono l’Italia della Restaurazione assai più della Francia. Molte città furono luogo d’azione dei fratelli di Napoleone e dei loro figli, così come delle sorelle Elisa, Carolina e Paolina. Non solo Roma e Firenze, ma anche Trieste, Bologna, Macerata, Viareggio, Senigallia e altre città ancora videro nascere e morire ville e palazzi dei Bonaparte. Una presenza giunta sino agli anni Venti del Novecento e che rese l’Italia - dopo la Francia - il paese più napoleonico d’Europa.
Paola Bianchi insegna Storia moderna all’Università della Valle d’Aosta. Tra i suoi libri recenti «Storia degli Stati sabaudi» (con A. Merlotti, Morcelliana, 2017), «Turin and the British in the Age of the Grand Tour» (con K. Wolfe, Cambridge Upress, 2017). Con il Mulino «Andare per fortezze e cittadelle» (2019) e ha curato «Guerre ed eserciti nell’età moderna» (con P. Del Negro, 2018). Andrea Merlotti, storico dell’età moderna, dirige il Centro studi del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude. Tra i suoi libri recenti: «Storia degli Stati sabaudi» (con P. Bianchi, Morcelliana, 2017), «Dalle regge d’Italia. Tesori e simboli della regalità sabauda» (con S. Ghisotti, Venaria- Genova, 2017). Con il Mulino ha pubblicato «Andare per regge e residenze» (2018) e curato «Stato sabaudo e Sacro Romano Impero» (con M. Bellabarba, 2014).