Un passato sorprendentemente vicino, nel momento in cui con sgomento ci troviamo ad affrontare realtà che si ritenevano scongiurate da secoli, come le pandemie causate da virus, o assistiamo alle ricorrenti catastrofi ecologiche, o valutiamo i rischi – spesso portati dall’aggressiva mano dell’uomo – che minacciano il pianeta. Il Medioevo ci parla oggi con voce forte, attraverso le tante paure che assillavano donne, uomini, bambini: paura della fine, della miseria, della fame, delle malattie, della lebbra e della peste in particolare, fino alla paura del diverso, dello straniero, degli ebrei, dei musulmani, dei mongoli. Un libro di lugubri sciagure che si susseguono, dunque? No. Un libro che pone domande, addita problemi, cerca risposte. Non siamo più in quel Medioevo, ma gli esseri umani sono ancora gli stessi, nascono, amano, crescono, sperano, si spaventano. Oltre ad alcune curiosità – una data di nascita sbagliata per Cristo, le reazioni suscitate dall’arrivo dell’anno Mille – scopriremo quale evento all’improvviso fece degli ebrei i nemici della porta accanto; che legame esiste fra la nascita del purgatorio e la circolazione di temi macabri nelle chiese, come si contrastò il dilagare delle carestie. Alcuni testimoni privilegiati renderanno palpabili anche a noi i drammi delle loro epoche, mentre uno smagliante corredo di immagini accompagnerà il racconto rendendolo vivo ed emozionante.
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:: Il booktrailer ::
Chiara Frugoni ha insegnato Storia medievale nelle Università di Pisa, Roma e Parigi. Tra i suoi numerosi libri segnaliamo, per il Mulino, «Vivere nel Medioevo. Donne, uomini e soprattutto bambini» (2017), «Uomini e animali nel Medioevo. Storie fantastiche e feroci» (2018) e «Paradiso vista Inferno. Buon Governo e Tirannide nel Medioevo di Ambrogio Lorenzetti» (2019). I suoi saggi sono tradotti nelle principali lingue europee, oltre che in giapponese e in coreano.
- Prologo
- I. La paura della fine del mondo
- Lontano da quando.
- Un mondo che fa paura.
- Il
millennio dimenticato e recuperato.
- Mille e non più
mille.
- Altre attese millenaristiche.
- La paura della morte
improvvisa.
- Un rimedio assai più efficace.
- Satana e
i castighi infernali: il Giudizio universale di Conques.
- La nascita del purgatorio e le sue conseguenze.
- Dalla
paura del Giudizio alla paura della morte.
- L’affacciarsi
del macabro nei testi e nelle immagini.
- Una conseguenza
inaspettata del trionfo del purgatorio: il trionfo
del macabro.
- II. La paura della fame e della miseria
- Mangerai il pane con il sudore della tua fronte.
- Vivere
da contadini, una condizione assai dura.
- La grande
carestia raccontata da Rodolfo il Glabro.
- Studenti in
salamoia: un miracolo di san Nicola.
- Placare la fame.
Miti di compensazione.
- Quando il cibo è sempre un
miraggio.
- Se manca il pane: miracoli e istituti caritatevoli.
- La sorte dei poveri, soprattutto dei bambini.
- Firenze 1329, fame, violenza e disperazione.
- III. La paura del diverso
- L’intolleranza di fronte agli stranieri.
- Gli ebrei, la
scoperta dei nemici della porta accanto.
- Il peso delle
crociate sulla condizione di vita degli ebrei.
- Parola di
papa: l’abbigliamento degli ebrei.
- Leggende antiebraiche.
- Il mutare di una figura allegorica, la Synagoga.
- Tutto cambia: la frattura delle crociate.
- I musulmani,
«gli spregiatissimi agareni», parola di papa.
- Maometto, i
suoi seguaci e il demonio.
- Neri come il demonio.
- Neri
buoni.
- Francesco e i musulmani, un esempio dissonante.
- I nemici invasori, il pericolo mongolo.
- IV. La paura delle malattie, in particolare la lebbra
- Medici e malattie.
- Le cure delle donne.
- I lebbrosi,
una società di esclusi.
- Il fuoco di sant’Antonio.
- I
lebbrosi, pietà e misericordia.
- Lazzaro, Cristo, Francesco
e la lebbra.
- V. La paura delle epidemie, la peste
- Il viaggio della peste nel racconto di un notaio piacentino.
- La peste nel racconto di Giovanni Villani.
- San
Sebastiano, un santo per la peste.
- La peste, tra panico,
disperazione e cinismo.
- Note
- Indice dei nomi