Il Patto per il Lavoro dell’Emilia-Romagna è stato il risultato di un insieme di programmazione, politica industriale e della scienza, politica del lavoro e formativa, condotto con la partecipazione di 50 soggetti pubblici e privati che hanno operato con una modalità «a doppia elica», ossia risolvere i problemi correnti e programmare un futuro diverso per la regione, avendo come stella polare il potenziamento del lavoro di qualità. Il Patto si è posto una serie di obiettivi misurabili nell’arco del mandato, fra cui accrescere con l’innovazione il valore aggiunto della regione almeno del 6%; aumentare l’occupazione di almeno 100 mila unità; ridurre il tasso di disoccupazione al 5%; operare investimenti massicci in science and technology e principalmente in big data, attraendo su questa area ingenti risorse europee. Tutto questo è avvenuto davvero. L’Amministrazione regionale ha avviato un impegnativo programma per cambiare se stessa. Imprese come Ferrari, Lamborghini, Ducati, IMA, Dallara, Bonfiglioli, Philip Morris, HPE hanno lavorato assieme alle università, alle scuole, ai sindacati. Il Tecnopolo di Bologna è diventato uno dei due centri di big data più importanti d’Europa. Questo volume contiene una ricerca condotta dalla Fondazione Irso e coordinata da Federico Butera con l’obiettivo di tipizzare il modello adottato e indicare politiche e metodologie adottabili in altri territori italiani. Per il dopo Covid-19, il volume formula la proposta di un Patto per l’Italia che copra l’ultimo miglio degli ingenti finanziamenti disponibili attraverso percorsi di coesione e di innovazione che adottino forme organizzate di partecipazione dei soggetti pubblici e privati.
Patrizio Bianchi è professore Unesco in Education, Growth and Equality; già assessore della Regione Emilia - Romagna. Federico Butera è professore emerito di Scienze dell’organizzazione. Già ordinario all’Università di Milano Bicocca e Roma Sapienza, è presidente di Irso. Giorgio De Michelis è professore senior di Scienze dell’informazione all’Università di Milano-Bicocca. È vicepresidente di Irso. Paolo Perulli è professore ordinario di Sociologia all’Università del Piemonte Orientale e all’Università di Lugano. È partner fondatore di Irso. Francesco Seghezzi è dottore di ricerca sui problemi del lavoro e presidente della Fondazione Adapt. Gianluca Scarano è dottore di ricerca, assegnista di ricerca nell’Università di Bologna. Vincenzo Colla è assessore allo Sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione della Regione Emilia-Romagna; già vicesegretario generale CGIL.
- Ringraziamenti
- La ricerca sul Patto per il Lavoro: un executive
summary, di Fondazione Irso
- Presentazione. Una ricerca, di Roberto Righetti
- Introduzione. Andare oltre, di Patrizio Bianchi
- I. Il Patto per il Lavoro come politica e come
organizzazione per fare avvenire le cose, di
Federico Butera e Francesco Seghezzi
- 1. Il Patto per il Lavoro e i suoi risultati
- 2. La stipula di un patto su obiettivi concordati
nel Patto: far crescere il valore aggiunto come
prerequisito per valorizzare il lavoro
- 3. La condivisione di strategie di valorizzazione
del sistema produttivo: economia e società
dell’Emilia-Romagna verso nuovi paradigmi
- 4. Le principali innovazioni del Patto per il
Lavoro: sette approcci non convenzionali
di politiche e di forme organizzative
per la loro attuazione
- 5. L’impostazione, la sottoscrizione del Patto,
la sua gestione
- 5.1. I partecipanti al Patto
- 5.2. Gli obiettivi dichiarati e non dichiarati
del Patto
- 5.3. Le risorse del Patto
- 5.4. Come è stato gestito il Patto
- 5.5. Il Patto e la sua collocazione internazionale
- 6. Patrimonio pregresso, scrigno di competenze,
path dependency
- 6.1. L’andamento dell’economia dell’Emilia-
Romagna
- 6.2. Risultati associati al Patto per il Lavoro
ottenuti in Emilia-Romagna
- 7. Emilia-Romagna: una regione di reti pubblico-
private governate e guidate da valori
condivisi e obiettivi misurabili
- 7.1. La rete dei nuovi lavori
- 7.2. La rete della ricerca
- 7.3. La rete della formazione
- 7.4. Le reti di impresa
- 7.5. La struttura delle reti organizzative
governate pubblico-private guidata da
obiettivi misurabili e da valori condivisi
- 8. L’azione dell’Amministrazione
- 9. Sintesi sulla natura del Patto per il Lavoro e
sulla sua riproducibilità in altre fasi e in
altri contesti
- II. L’innovazione fonte della creazione di valore
aggiunto e di valore del lavoro, di Giorgio
De Michelis e Francesco Seghezzi
- 1. Il Patto per il Lavoro e l’innovazione in
Emilia-Romagna
- 1.1. L’Emilia-Romagna nel Regional Innovation
Scoreboard
- 1.2. Il ruolo di ART-ER come attore della
governance partecipata
- 1.3. Le strutture per l’innovazione: Rete,
Tecnopoli e Incubatori
- 2. Progetti innovativi animati dal Patto: strutture
di supporto all’innovazione e «ombrello
istituzionale»
- 2.1. La collaborazione fra imprese, sistema
educativo, ente pubblico: le scuole eccellenti
di ricerca e formazione
- 2.2. Lo sviluppo di competenze per Industria
4.0: ITS, IFTS, IeFP
- 2.3. Il caso Coesia e il caso Bonfiglioli
- 2.4. Bologna Technopole
- 2.5. Il Competence Center BI-REX
- 2.6. L’approccio per costituire la Data
Valley: il metodo P
- 3. La politica per l’innovazione che sottostà
al Patto per il Lavoro
- 4. L’innovazione a 360 gradi
- 5. L’innovazione come progettazione multidisciplinare
- 6. L’innovazione partecipata
- 7. Il mondo dei giovani innovatori
- 8. Conclusioni. L’innovazione e il lavoro, una
speranza per i nostri giovani
- III. Lo sviluppo equilibrato dei territori della
regione, di Paolo Perulli e Gianluca Scarano
- 1. Il Patto per il Lavoro e l’equilibrio di un
territorio altamente differenziato
- 2. I territori nelle politiche del lavoro
- 3. Il Patto per il Lavoro e i territori: una tipologia
dell’azione collettiva
- 4. L’articolazione territoriale degli investimenti
nelle strutture di ricerca
- 5. Le Agenzie del lavoro e l’equilibrio territoriale
della Regione Emilia-Romagna
- 6. Una Strategia di specializzazione intelligente
a diverse velocità
- 7. Le risorse finanziarie e la loro distribuzione
territoriale
- 8. Risultati di una regione multispecializzata
- 9. Territori agricoli e aree interne
- 10. Conclusioni. Una regione forte in grado di
avviare un Green New Deal nelle aree più
deboli
- IV. Come utilizzare gli approcci e i metodi
seguiti, di Federico Butera
- V. Una proposta per l’Italia. Post scriptum al
tempo del Coronavirus, di Patrizio Bianchi,
Federico Butera, Giorgio De Michelis
e Paolo Perulli
- 1. L’emergenza
- 2. Il modello
- 3. Le debolezze e i punti di forza
- 4. Le emergenze sistemiche
- 5. Convertire l’emergenza in coesione
- 6. Una proposta per il paese
- 7. Patti per il Lavoro e coordinamento nazionale
- Postfazione. Una prospettiva, di Vincenzo Colla
- Gli autori