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Copertina Il libro della neve

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prezzo di copertina € 45,00
a stampa € 42,75
collana "Grandi illustrati"
pp. 464, Rilegato, 978-88-15-28506-5
anno di pubblicazione 2019
Con 200 pagine di illustrazioni a colori, edizione rilegata

FRANCO BREVINI

Il libro della neve

Avventure, storie, immaginario

«…stavamo risalendo la seraccata verso i 3.600 m e il vento, che aveva soffiato nei giorni precedenti, aveva cancellato i segni dei crepacci. Quando ci fui sopra, il ponte di neve si sbriciolò e io precipitai nella voragine per 15 m, l’equivalente di cinque piani di una casa. Rimasi appeso alla corda, ondeggiando nel vuoto con gli sci ancora ai piedi. Appena mi riebbi dallo spavento, cominciai a guardarmi intorno, affascinato dalla misteriosa stratigrafia del ghiaccio. Poco dopo però, con i primi brividi di freddo, giunsero anche le domande: “Cosa ci faccio io qui dentro?”»

Chi non ricorda lo stupore e l’incanto dei risvegli dell’infanzia, quando cadeva la neve? Ma anche da adulti continuiamo a rivivere quella magia, ogni volta che la bianca signora dell’inverno fa la sua comparsa. Di là dalla fiaba natalizia moderna, la neve si è trasformata nei secoli, così che il «crudo verno» degli antichi non è più associato al freddo, alla paura e alla fame, ma, oggi, al tempo libero e allo sport. La neve ha prestato il suo candore alle donne cantate dai poeti; ha sollecitato la sensibilità degli artisti, da Brueghel, con i suoi pattinatori sui canali gelati, ai vellutati paesaggi degli impressionisti, alle raffinate stampe giapponesi; al cinema è un infallibile dispositivo classico del thriller; in molti romanzi e racconti una presenza chiave: si pensi a Zanna Bianca, alla Montagna magica, alla Regina delle nevi, o a Frankenstein, in cui una abnorme creatura si aggira sul pack polare e sui ghiacciai del Monte Bianco. La ritroviamo nella ricerca scientifica, nelle imprese degli esploratori polari, nelle guerre (da Annibale a Napoleone, fino alla nostra «guerra bianca»), nella diffusione degli sci, nella nascita dell’alpinismo e del turismo di montagna. Una storia emozionante, che si nutre della stessa esperienza dell’autore e che comincia con un microscopico fiocco esagonale per giungere alle sfide metafisiche che le vette più famose lanciano agli scalatori degli 8.000 himalayani.

:: Il booktrailer del libro ::

Franco Brevini insegna Letteratura italiana all’Università di Bergamo e collabora con il «Corriere della Sera». Ha pubblicato una trentina di volumi, fra cui «Le parole perdute» (Einaudi, 1990); «La poesia in dialetto. Storia e testi dalle origini al Novecento», 3 voll. Mondadori, 1999); «La letteratura degli italiani» (Feltrinelli, 2011); «L’invenzione della natura selvaggia. Storia di un’idea dal XVIII secolo ad oggi» (Bollati Boringhieri, 2013); «Così vicini, così lontani. Il sentimento dell’altro, fra viaggi, social, tecnologie e migrazioni» (Baldini&Castoldi, 2017); «Alfabeto verticale» e «I simboli della montagna» (Il Mulino, 2015 e 2018). Alla ricerca scientifica affianca un’intensa attività di alpinista e viaggiatore.

Introduzione
I. Dove sono le nevi di un tempo?
Memoria dell’infanzia.
La neve non è decoratore da fidargli volentieri qualcosa nelle mani.
Baby, it’s cold outside.
Neve, inverno e ingiustizia.
Mais où sont les neiges d’antan!
Il fanciullo di neve.
Fra promessa ed esilio.
II. Allegorie
Le bianche braccia.
Il mostro tra i ghiacci.
Viaggio d’inverno.
La prigione di ghiaccio.
Pupazzi di neve.
Struggle for life: Jack London e il Grande Nord.
Un medico di campagna.
III. La neve della scienza
La filosofia naturale greco-latina.
Un fiocco di neve sul ponte Carlo.
Una lettera dal cielo.
Fiocchi di neve e fiori di ghiaccio.
IV. Neve, lingue e popoli
La neve e gli inuit.
Lexicographical winter wonderland.
In dialetto come si dice?
I proverbi della neve.
La ghiacciaia di Moncodeno.
V. Effets de neige
Giochi d’inverno.
I libri d’ore.
Paesaggi fiamminghi.
Ghiacciai illuministi e atmosfere romantiche.
Impressioni di neve.
Pittori del Nord e pittori di montagna.
VI. Dal «crudo verno» allo sdoganamento delle nevi
Persefone e il ciclo delle stagioni.
Il candido Soratte.
Nella Terra dell’Oscurità.
Un poeta didascalico del Settecento inglese.
Kant e la sfida del sublime.
Un nuovo eroe: il Wanderer.
Magie e malie boreali.
VII. Le nevi polari
Le ultime blank zones.
Ad Aquilonem.
La più infruttuosa delle imprese umane.
Verso il Grande Chiodo.
L’opinione pubblica scopre i ghiacci.
Il ruolo della letteratura di genere.
I dirigibili di Umberto Nobile.
VIII. La guerra bianca
Gli elefanti sulle Alpi.
Le guerre glaciali.
La Grande Armée fra i nevai.
Combattere la neve.
La battaglia dei ghiacciai.
La città di ghiaccio della Marmolada.
La galleria azzurra dell’Adamello.
L’eroico popolo finlandese.
La neve in Rigoni Stern.
IX. La bufera
Ligneos stylos.
Cristallo di Rocca.
Le bufere di Tolstoj.
Un caos di tenebre bianche.
A very gallant gentleman.
X. La valanga
Vola e non ha ali.
La morte bianca.
La valanga del Bel paese e il soffio della veura.
La valanga in scena.
Lammer e la caduta dal Cervino.
Valanghe di guerra.
Mattmark.
XI. Gli animali delle nevi
Ursi albi.
I rangiferi.
The Abominable.
Il leopardo delle nevi.
XII. Svelte ali per volare sulla neve faticosa
Il graffito di Rødøy
Viaggiatori al Nord.
I pattini norvegesi arrivano sulle Alpi.
Gli sci all’esposizione di Parigi.
Nansen e la traversata della Groenlandia.
Pionieri d’oltralpe.
Ul diaul.
Le prime stazioni.
Scialpinisti e sciatori.
«Sciator ripete il vento / solo ardimento il tuo motto sarà».
Gara di velocità in discesa per signorine.
Due tavole arcuate che chiamavano sky
Hesse, Hemingway, Heidegger.
Gli sci di Primo Levi.
XIII. L’oro bianco
Lo slittone di Roccaraso.
Audaci skiatori.
Dalle villeggiature asburgiche alla 3-Tre.
La perla dell’Ampezzano.
Gli sci del maggiore Bilgeri in Val Gardena.
Gli sci arrivano al cinema.
L’ann da li leina.
Sete di discesa: le seggiovie.
L’«uomo nuovo» sugli sci.
«Pista! Pista!».
Impianti avveniristici.
La ragazza celeste-cielo e i cannibali.
Il boom e il suo rovescio.
Soluzioni vincenti.
XIV. Dall’Inferno alle vette
Grande, alta e di un bianco incredibile.
«Avea di vetro e non d’acqua sembiante».
Dalla Terra palla di neve all’inverno di Fimbul.
Le carote di ghiaccio dell’Antartide.
Big Freeze.
Letture
Indice dei nomi e dei luoghi

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