Tre volte il fé girar con tutte l’acque;
a la quarta levar la poppa in suso
e la prora ire in giù, com’altrui piacque,
infin che ’l mar fu sovra noi richiuso.
Inferno, XXVI, vv. 139-142
«Sono Odisseo, figlio di Laerte, noto agli uomini per tutte le astuzie, la mia fama va fino al cielo». La figura che ha letteralmente afferrato l’immaginario occidentale sino a plasmarne le fondamenta culturali è inafferrabile. Eroe dal multiforme ingegno, Ulisse continua ad affascinarci proprio per questo. Dall’isola di Calipso a quella dei Feaci, dall’accecamento di Polifemo al canto delle Sirene, dai sortilegi di Circe alla discesa nell’Ade, al drammatico incontro con i mostri Scilla e Cariddi, per giungere alla strage dei Proci e al riconoscimento finale con Penelope: nel suo lungo errare durante il viaggio di ritorno a Itaca va incontro ad avventure strabilianti, ponendosi come il campione dell’intelligenza, della conoscenza, dell’esperienza, della virtù etica e della sopravvivenza. Ma la vera attrazione magnetica che ancora oggi il personaggio mitico continua a esercitare su di noi è quella delle sue metamorfosi nel tempo (una su tutte: il folle volo dantesco), delle sue «ombre» che si allungano nel cinema, nella poesia, nel romanzo, nell’arte, così come nella scienza e nella filosofia. Ulisse è ovunque, il suo vero viaggio – come testimonia questo libro con il suo appassionato e coltissimo inseguire l’eroe in epoche e mondi diversi – è senza fine.
Piero Boitani insegna Letterature comparate nella Sapienza-Università di Roma. Tra i suoi libri per il Mulino: «Sulle orme di Ulisse» (nuova ed. 2007), «Letteratura europea e Medioevo volgare» (2007), «Il Vangelo secondo Shakespeare» (2009), «L’ombra di Ulisse» (nuova ed. 2012), «Il grande racconto delle stelle» (2012) e «Tre favole romane» (2014). Ha vinto il Premio Balzan 2016.