C’è chi sostiene che il liceo classico debba essere abolito perché obsoleto, inutile o perfino dannoso e chi sostiene, invece, che sia l’unica scuola in grado di sviluppare la capacità di analisi e fornire quindi gli strumenti per affrontare con successo le complessità del presente. Chi ha ragione? Per cercare una risposta equilibrata, fondata sulle argomentazioni talvolta provocatorie, ma sempre stimolanti dei detrattori e su quelle, mai dogmatiche, dei sostenitori, la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo ha organizzato un «processo al liceo classico». Ne sono stati protagonisti, assieme a un Pubblico ministero e a un Avvocato difensore d’eccezione (l’economista Andrea Ichino e lo scrittore, semiologo e filosofo Umberto Eco), alcuni testimoni altrettanto d’eccezione (matematici, scienziati, filosofi e scrittori), una vera e propria Corte, e tanti licei classici. Tante voci, tante diverse opinioni, tante valide ragioni hanno potuto esprimersi e alla fine la Corte ha emesso la sentenza: il liceo classico è assolto dalle accuse ma, se vuole superare la crisi delle iscrizioni, dovrà aprirsi alle innovazioni, abbandonare certe rigidità d’impostazione e affiancare allo studio dei classici altre materie, indispensabili per affrontare la società del futuro.
Saggi di Luciano Canfora, Ugo Cardinale, Tullio De Mauro, Ivano Dionigi, Umberto Eco, Andrea Ichino, Gabriele Lolli, Marco Malvaldi, Stefano Marmi, Adolfo Scotto di Luzio, Alberto Sinigaglia.
Ugo Cardinale ha insegnato Linguistica generale all’Università di Trieste. Fra i suoi libri per il Mulino ricordiamo «A scuola di italiano a centocinquant’anni dall’Unità» (2011), «Si può salvare la scuola italiana?» (2012), «Disegnare il futuro con intelligenza antica» (curato con Luciano Canfora, 2012) e «L’arte di riassumere» (2015). Alberto Sinigaglia, giornalista della «Stampa» a lungo responsabile dei servizi culturali, tra i fondatori di «Tuttolibri», insegna Giornalismo all’Università di Torino, dirige i Classici del giornalismo Aragno, è Presidente dell’Ordine giornalisti del Piemonte e della Fondazione Burzio. Ha condotto programmi radiofonici e televisivi della Rai.