«Noi tutti stiamo cadendo nel buco nero del consumo. Sempre più le nostre azioni, come gli ambienti nei quali agiamo, finiscono per convergere in quella direzione»
George Ritzer
Enormi centri commerciali, giganteschi parchi a tema, cinema multisala, stadi che all’occorrenza si trasformano in palcoscenici di megaconcerti sono elementi ormai consueti della vita contemporanea. Luoghi di consumo ibridi, che possono a loro volta contenerne altri: il cinema e il ristorante dentro lo shopping center, la discoteca e la palestra dentro la nave da crociera, l’albergo e il casinò dentro il luna park, in un processo di contaminazione che tocca anche i luoghi della cultura. Così nel museo oggi si trova la caffetteria, la libreria, il negozio di souvenir. Un’aura magica, semireligiosa li circonda e le nostre visite ai templi del consumismo assumono ora le movenze del pellegrinaggio, ora quelle della processione, ora quelle della via crucis.
George Ritzer insegna Sociologia nell’Università del Maryland. Con il Mulino ha pubblicato anche «Il mondo alla McDonald’s» (1997).