Con la legge n. 42 del 2009, l’attuazione dell’art. 119 Cost. ha preso il nome di federalismo fiscale. Il termine «federalismo», non accompagnato dall’aggettivo fiscale, ha fatto ingresso nella legislazione italiana proprio in sanità, con la riforma del 1999. Ed è nel contesto del Servizio sanitario nazionale «aziendalizzato» e «regionalizzato» che ha mosso i primi passi e si è sviluppato un modello di organizzazione e gestione di servizi pubblici nel quale si intravedono i tratti fondamentali dell’odierno federalismo fiscale. La sanità italiana da tempo si è confrontata con i problemi posti da un sistema organizzativo fortemente decentrato, che deve conciliare le esigenze della garanzia uniforme del diritto protetto e dell’universalità della sua tutela con quelle della sostenibilità economica, elaborando modelli di «governance», tecniche amministrative e strumenti gestionali a ciò finalizzati. La ricerca documentata in questo volume accomuna giuristi, economisti, esperti di sanità pubblica e alti dirigenti dello Stato e delle regioni, chiamati a confrontarsi sulle questioni fondamentali dell’attuale dibattito: costi e fabbisogni standard in relazione ai livelli essenziali di assistenza, presente e futuro dei piani di riqualificazione e rientro, rapporto biunivoco tra evoluzione del sistema sanitario e attuazione del federalismo fiscale, del quale vengono valutati vantaggi e rischi.

Renato Balduzzi, ministro della Salute del governo Monti, è professore ordinario di Diritto costituzionale nell’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore del Ceims (Centro di Eccellenza Interfacoltà per il Management Sanitario) nell’Università degli studi del Piemonte Orientale «A. Avogadro». Fra le sue pubblicazioni per il Mulino: «Trent’anni di Servizio sanitario nazionale. Un confronto interdisciplinare» (a cura di, 2009) e «La responsabilità professionale in ambito sanitario» (a cura di, 2010).