Letture al sole: -5% su tutti i libri, spese di spedizione ribassate e invio gratuito oltre € 39 fino al 25 agosto >>> SCOPRI

Copertina Costruire l'Europa dal basso

Acquista:

prezzo di copertina € 43,50
a stampa € 41,33
collana "Fonti e studi sul federalismo e integrazione europea - Crie"
pp. 632, Brossura, 978-88-15-12108-0
anno di pubblicazione 2008

PAOLO CARAFFINI

Costruire l'Europa dal basso

Il ruolo del Consiglio italiano del Movimento europeo (1948-1985)

A seguito del Congresso dell'Aja (maggio 1948), anche in Italia venne costituito, nel dicembre 1948, un Consiglio nazionale del Movimento europeo, quale organismo di coordinamento dei parlamentari europeisti e del Movimento federalista europeo (MFE): questo volume ne ripercorre le vicende dalla fondazione fino alla metà degli anni Ottanta del Novecento. Il Consiglio italiano del Movimento europeo (CIME) nei primi anni di attività promosse ben poche iniziative, per via dell'assoluta predominanza del MFE. La necessità di un movimento europeista italiano distinto dal MFE riemerse però alla metà degli anni Cinquanta, per il prevalere fra i federalisti di una linea di forte opposizione nei riguardi dell'impostazione funzionalista caratterizzante i Trattati di Roma. I partiti dell'area centrista, i sindacati CISL e UIL, le ACLI e la Federazione Italiana Volontari della Libertà, non condividendo la linea radicale del MFE, decisero, nel luglio 1956, la rifondazione su nuove basi del CIME. Dopo le presidenze di Randolfo Pacciardi (1956-1961) e di Paolo Rossi (1961-1964), venne eletto alla guida dell'organizzazione Giuseppe Petrilli, da alcuni anni presidente dell'IRI. A seguito del riavvicinamento - nel 1966 - del MFE, il CIME si impegnò fortemente per conseguire l'obiettivo dell'elezione diretta del Parlamento europeo (PE) e, negli anni Settanta, l'attenzione venne focalizzata sui temi dell'Unione economica e monetaria e dell'allargamento, sempre con la finalità di costruire un'Europa sovranazionale. In considerazione di ciò, il CIME appoggiò il Progetto Spinelli, approvato dal Parlamento europeo nel febbraio 1984 e redatto dalla commissione istituzionale dello stesso PE presieduta da Mauro Ferri il quale, l'anno successivo, sarebbe subentrato a Petrilli alla guida del CIME.

Paolo Caraffini, dottore di ricerca in Storia del federalismo e dell'unità europea, attualmente è assegnista di ricerca presso l'Università di Torino, titolare del Modulo Jean Monnet "Sistema politico dell'Unione europea e rappresentanza: attori, politiche, partiti, organizzazioni e movimenti" e segretario del Centro Studi sul Federalismo di Moncalieri. Tra le sue pubblicazioni, "Il Piemonte per l'Europa: venticinque anni di attività della Consulta regionale europea" (Torino, Celid, 2002).

Leggi anche

copertina Perché ridiamo
copertina Quando l'importante è vincere
copertina Dodici
copertina Vite formidabili