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Copertina Atti del primo Congresso giuridico italiano

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prezzo di copertina € 95,00
a stampa € 90,25
collana "Storia dell'avvocatura in Italia"
pp. 1632, Brossura, 978-88-15-10855-5
anno di pubblicazione 2006
due tomi indivisibili con cofanetto

GUIDO ALPA (a cura di)

Atti del primo Congresso giuridico italiano

(25 novembre - 8 dicembre 1872)

"Sin da quando s'innalzava l'edificio nazionale, e sorgeva il bisogno d'una legislazione uniforme, surse unanime in Italia il desiderio tra i giuristi di radunarsi e d'intendersi all'opera legislativa". Inizia così l'annuncio del primo Congresso giuridico italiano, che ebbe luogo a Roma all'indomani dell'Unità d'Italia. Tra il 25 novembre e l'8 dicembre 1872 si riunirono nella sala del Campidoglio i più celebri avvocati e studiosi di diritto dell'epoca, allo scopo di discutere argomenti che ancora oggi risultano di grande interesse: si trattava di sette tesi, attorno alle quali ruotò il Congresso, legate ad argomenti tuttora attuali quali la riforma dei codici Penale e Civile, la necessità di abbreviare il processo penale, l'istituzione dei giurati, l'abolizione della pena di morte e della condanna a vita. Questi due tomi propongono l'edizione originale del 1872. Oltre alle motivazioni di carattere storico e giuridico che spinsero all'organizzazione del Congresso, il lettore vi troverà le sette tesi, le argomentazioni sulle medesime di giuristi della portata di Francesco Carrara, Pasquale S. Mancini e Tancredi Canonico, i verbali delle varie tornate di discussione. Dal resoconto di quelle giornate di intenso lavoro emerge il ritratto di un gruppo di studiosi e professionisti accomunati dalla volontà di riformare la legislazione nazionale, stabilire un'etica della professione forense, organizzare nuovi congressi giuridici.

Guido Alpa, avvocato, ordinario di Diritto civile nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Roma "La Sapienza", è Honorary Member di Gray's Inn, Corrispondente della British Academy, d.h.c. Università Complutense di Madrid e cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica italiana. è attualmente Presidente del Consiglio Nazionale Forense.

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