Il settore della ricerca scientifica è stato oggetto, negli ultimi anni, di attenzione crescente, soprattutto da parte degli organismi comunitari, in quanto ritenuto strategico per dare nuovo slancio all'economia europea, rendendola più competitiva sul mercato mondiale. In questo contesto, la Commissione delle Comunità Europee ha in più occasioni posto in luce non soltanto l'insufficiente finanziamento, pubblico o privato che sia, all'attività di ricerca, bensì anche la necessità di ideare uno specifico strumentario giuridico in grado di migliorare le condizioni di lavoro dei ricercatori. Il presente volume, prendendo le mosse da queste considerazioni, raccoglie una serie di scritti dedicati all'analisi della disciplina del rapporto di lavoro dei ricercatori pubblici, in particolare di quelli extrauniversitari, in quattro ordinamenti dell'Unione Europea (Germania, Francia, Spagna e Italia). L'esame comparato di tale disciplina si è concentrato, principalmente, su una delle questioni oggi più dibattute nel campo della ricerca pubblica, ovvero su come conciliare le sempre più pressanti esigenze di flessibilità nella gestione delle risorse umane con la promozione della qualità della ricerca e della mobilità, interna e transnazionale, dei ricercatori.
Matteo Borzaga è ricercatore di Diritto del lavoro e titolare del corso di Diritto internazionale del lavoro presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Trento.