La corsa sembra un atto estremamente pragmatico, ma cela in sé dimensioni mentali ed esistenziali tanto profonde quanto lunga è la distanza che si percorre. Correre ultradistanze è diventata una forma di espressione singolare degli umani dei nostri tempi, che mettono a durissima prova il proprio corpo, cercando di silenziare la loro mente. Gabriele Ferretti fa il punto su corsa e ultracorsa, sul mutamento antropologico che l’ultramaratona porta con sé e sulle ragioni biologiche, psicologiche e filosofiche che spingono ad arrivare al limite, per poi continuare a correre.
Gabriele Ferretti attualmente è Humboldt Fellow alla Ruhr-University Bochum in Germania. Ha scritto, per il Mulino, «Vedere e agire. Come occhio e cervello costruiscono il mondo» (con Silvano Zipoli Caiani, 2018), per Routledge, «Molyneux’s Question and the History of Philosophy» (con Brian Glenney, 2020), per Mondadori Education, «Presenza e Realtà, nuovi sviluppi in epistemologia e filosofia delle scienze cognitive» (2022). È anche ultrarunner e triatleta delle lunghe distanze.
- Premessa
- 1. Una riflessione sugli umani che corrono
- Tre rivoluzioni.
- Filosofare sulla corsa di ultradistanza.
- L’ultramaratoneta ancestrale e l’ultrarunner contemporaneo.
- L’ultramaratona e la mente (incorporata).
- Le sfide della corsa. Paradossi tra mente e corpo.
- 2. L’universo della corsa e l’ultramaratona
- Correre, correre, correre.
- Correre oltre il limite.
- Chi corre l’ultramaratona?
- Il boom odierno delle ultramaratone.
- Una rivoluzione sportiva o antropologica?
- 3. L’endurance running hypothesis e Homo ultramaratoneta ancestrale
- Un’ipotesi sull’ultramaratoneta che è in noi, dagli albori.
- Le origini di Homo ultramaratoneta.
- Una macchina biologica perfetta per l’ultradistanza.
- Ma cosa significa essere ultramaratoneti naturali?
- 4. Ultramaratona e mente incorporata
- Un viaggio nella mente incorporata.
- L’endurance running hypothesis e la mente incorporata.
- Dove e quando cervello, mente e corsa si incontrano.
- Percezione, immaginazione, cognizione e ragionamento… di corsa.
- La mente nel corpo che corre.
- 5. I paradossi dell’ultramaratoneta e la sua complessa dimensione psicofisica
- Naturale, ma traumatico e doloroso?
- Il paradosso del corporeo nell’ultramaratoneta.
- Il paradosso del mentale nell’ultramaratoneta.
- L’epochè dell’ultrarunner, tra autoconservazione e autodistruzione.
- La mente e il corpo, la mente è il corpo.
- Distruggere il corpo e silenziare la mente: nella giungla mentale dell’ultramaratoneta.
- 6. La dimensione antropologico-esistenziale dell’ultramaratona
- Perché corriamo le ultradistanze?
- Il bisogno di natura e il senso di libertà.
- Conosci te stesso.
- L’era della tecnica.
- Passione o patologia? Al limite del disordine mentale.
- L’ultramaratoneta cacciatore del passato e l’ultramaratoneta onnipotente del presente.
- Lo status antropologico dell’ultramaratoneta contemporaneo.
- Per concludere.
- Per saperne di più
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
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