Tutti siamo chiamati ad affrontare, in forme e contesti diversi, gli stessi problemi che impegnano chi ha la responsabilità di guidare intere organizzazioni: la necessità di conciliare (o di scegliere tra) vita privata e doveri professionali, astuzia e trasparenza, estro e affidabilità, diversità e uniformità, ambiguità e coerenza, gerarchia e familiarità, pianificazione e improvvisazione. Per imparare a misurarsi con questi dilemmi non è d’aiuto tanto una scienza più o meno esatta della leadership, quanto la capacità di intuizione e introspezione tipica dell’arte. Shakespeare e Molière, Tolstoj e Cervantes, Goethe e Stendhal, Dostoevskij e Balzac saranno così i nostri coach e nelle loro pagine troveremo sicura ispirazione, e precetti efficaci per il nostro lavoro e la nostra vita.
James G. March (1928-2018), sociologo dell’Università di Stanford, con il Mulino ha pubblicato «Decisioni e organizzazioni» (1993), «Prendere decisioni» (2002) e, con J.P. Olsen, «Riscoprire le istituzioni» (1992) e «Governare la democrazia» (1997). Thierry Weil insegna Management dell’innovazione all’École des Mines di Parigi. Esperto di industria e lavoro, ha pubblicato di recente «Au-delà de l’entreprise libérée» (con A.-S. Dubey, 2020).