Cassa Depositi e Prestiti è un’istituzione strettamente legata alla storia del nostro Paese. Ripercorrendone l’operato dalla fondazione a oggi vediamo scorrere le vicende degli ultimi 170 anni: l’unificazione, le grandi trasformazioni economiche di fine Ottocento, la modernizzazione industriale dei primi del Novecento e gli effetti della Prima guerra mondiale, la crisi degli anni Trenta e le politiche per il Mezzogiorno del secondo dopoguerra. In tutti questi passaggi cruciali, Cassa Depositi e Prestiti, con la sua funzione strategica di raccolta e reinvestimento del risparmio postale, è stata per l’Italia una vera e propria infrastruttura finanziaria. Oggi, a 170 anni dalla sua fondazione e dopo essere divenuta una Società per azioni, CDP si conferma un’istituzione chiave per lo sviluppo delle infrastrutture, delle società strategiche e del sistema economico‐industriale dell’Italia, promuovendo l’economia nazionale e mantenendo inoltre un ruolo attivo sullo scenario globale.
:: Il booktrailer ::
Paolo Bricco, giornalista e scrittore, è inviato del «Sole 24 Ore», specialista in economia e politica industriale. Ha pubblicato diversi saggi di argomento storico-economico. Tra i suoi libri ricordiamo «L’Olivetti dell’Ingegnere (1978-1996)» (Il Mulino, 2014) e «Marchionne lo straniero» (Rizzoli, 2018).
- Prefazione
- I. La Cassa Depositi e Prestiti e l’unificazione dell’Italia,
il risparmio postale e la geopolitica del debito pubblico
- 1. L’unificazione italiana e la funzione della Cassa Depositi
e Prestiti
- 2. Strade, canali e ferrovie. Il disegno di Cavour e il braccio
operativo della Cassa
- 3. Il paradosso del Gattopardo: la scelta del decentramento
e la spinta all’accentramento
- 4. La destra storica e Quintino Sella, la metamorfosi
della Cassa e il risparmio postale
- 5. La sottoscrizione del debito pubblico: la Cassa, la geopolitica
e l’indipendenza dai capitali stranieri
- II. Il disegno dello sviluppo, i treni e le scuole e il soccorso
nelle calamità naturali
- 1. La sinistra storica e la Cassa Depositi e Prestiti chiave
delle politiche di sviluppo e di espansione
- 2. Finanziare le aule e i treni: la nascita dello spirito di una
nazione fra De Amicis, Carducci e i prestiti a comuni e
province
- 3. Le calamità naturali: l’eruzione dell’Etna, le alluvioni
del Po e il codice degli interventi di Cassa
- 4. Il peso specifico della Cassa: la «crisi di fine secolo»
e il raccordo fra finanza pubblica e finanza locale
- 5. La prima globalizzazione e la centralità politicoistituzionale
della Cassa nell’età di Giolitti
- 6. La crescita e i conti in ordine: l’operazione di finanza
pubblica straordinaria del 1906 come metodo
- 7. Il potere dei simboli e il simbolo del dolore: il terremoto
di Messina e di Reggio Calabria del 1908
- III. L’Iri, l’Imi e la Cassa Depositi e Prestiti come socio
strategico
- 1. La Cassa e il debito pubblico in tempo di guerra e in
tempo di pace
- 2. L’instabilità sociale, la stabilità della Cassa e il paradosso
di Luigi Einaudi sui suoi usi
- 3. La sfilacciatura del sistema finanziario e l’ingresso nel
capitale del Crediop
- 4. Il fascismo, il corpo dello Stato e la Cassa fra continuità
e discontinuità
- 5. Cassa Depositi e Prestiti socio strategico
- 6. La grande crisi: la Cassa nel capitale dell’Imi e dell’Iri
- IV. La ricostruzione, la rinascita industriale e le infrastrutture
della modernità
- 1. La nuova Italia e il dilemma dell’identità della Cassa Depositi
e Prestiti
- 2. La ricostruzione e il controllo dell’inflazione e del debito
pubblico
- 3. La Cassa e la rinascita industriale del Paese
- 4. Gli acquedotti, le città e le case: i tanti compiti e la necessità
del ritorno dei prestiti agli enti locali
- V. La crisi degli anni Settanta, il vincolo esterno e la riforma
della finanza locale
- 1. Il disincanto degli anni Settanta e i dubbi sul modello
italiano. L’inflazione e la recessione, la spesa pubblica
e il vincolo esterno
- 2. La riforma della finanza locale e nazionale e la funzione
di Cassa Depositi e Prestiti
- 3. La centralità della Cassa e la sua natura polimorfa: la riforma
incompiuta
- VI. Il terremoto del 1980, il ritorno dell’urgenza storica e le
privatizzazioni
- 1. Il ritorno dell’urgenza storica: il caso della Sir e il terremoto
del 1980
- 2. Il ritorno della doppia anima della Cassa: l’urgenza e l’ordinario
- 3. L’Unione europea e le privatizzazioni
- VII. La trasformazione in Spa, il ruolo delle fondazioni e il
profilo da investitore
- 1. L’uscita dal Novecento, la trasformazione in Spa e il problema
del debito pubblico
- 2. Il ruolo delle fondazioni nella nuova Cassa Depositi e Prestiti
- 3. L’espansione dell’attività e la grande crisi del 2008: i due
fondi di Cassa Depositi e Prestiti
- 4. Le infrastrutture e il social housing: l’evoluzione sociale
di Cassa
- VIII. Una nuova stagione industriale per Cassa Depositi
e Prestiti: la logica di gruppo per fare sistema e il ruolo
di investitore dinamico e paziente
- 1. La prova della crisi, l’interesse nazionale e l’interesse
strategico di Cassa Depositi e Prestiti
- 2. Il rafforzamento patrimoniale di Cassa Depositi e Prestiti
e la crescita del risparmio postale
- 3. La trasformazione di Cassa Depositi e Prestiti in una
logica di gruppo e il ritorno al territorio
- 4. La nascita dei campioni nazionali: il ruolo di investitore
dinamico e paziente
- 5. Il nuovo mondo internazionale, l’ultima crisi e il ruolo
di Cassa Depositi e Prestiti
- Appendice. Fonti e archivi consultati
- Bibliografia
- Ringraziamenti
- Indice dei nomi
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
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