Copertina La medialità della storia

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collana "Quaderni dell'Istituto storico italo-germanico in Trento"
pp. 352, Brossura, 978-88-15-27979-8
anno di pubblicazione 2019

GIOVANNI BERNARDINI, CHRISTOPH CORNELISSEN (a cura di)

La medialità della storia

Nuovi studi sulla rappresentazione della politica e della società

La storia dei mass media dell’epoca moderna e contemporanea è ormai da tempo in forte evoluzione. A ciò contribuiscono diversi fattori, tra cui i molteplici impulsi provenienti dalle esperienze odierne. Se sul fronte dell’offerta nuove piattaforme di comunicazione soddisfano i bisogni di informazione e di intrattenimento di ampi gruppi sociali, su quello della domanda si registra invece una continua decomposizione delle categorie tradizionali del pubblico. In un’ottica storica di lungo periodo, i mutamenti dell’ensemble mediale non costituiscono in realtà una novità assoluta; tuttavia i mass media che si sono affermati nelle epoche precedenti – ossia giornali, radio, film e televisione – possono ormai essere considerati come media storici. Anche dal punto di vista teorico il campo della storia dei media si è ampliato: la ricerca si basa oggi sulla convinzione che i mass media non siano una semplice «rappresentazione» o uno «specchio» di una realtà extramediale, ma che in virtù delle loro strutture specifiche riescano a produrre interpretazioni suscettibili di condizionare l’azione dei fruitori. Si tratta dunque di un sostanziale cambiamento di prospettiva, da una storia dei media verso uno studio della medialità della storia, che questo volume nel suo insieme intende affrontare.

Giovanni Bernardini è borsista «Marie Skłodowska-Curie» pres­so lo European University Institute di Firenze e collabora con l’Istituto Storico Italo-Germanico della Fondazione Bruno Kessler. Le sue ricerche riguardano la storia delle politiche di pianificazione nell'Europa occidentale del secondo dopoguerra, le relazioni transa­­tlan­­­­tiche, la storia della socialdemocrazia europea, la vicenda dell’Alto Adige nel Novecento e i rapporti sino-tedeschi durante la Guerra fredda. Christoph Cornelissen è professore di Storia contemporanea presso l’Università di Francoforte sul Meno e dal 2017 è direttore dell’Istituto Storico Italo-Germanico della Fondazione Bruno Kessler. I suoi principali ambiti di ricerca sono la storia dell’Europa nel XIX e XX secolo, la storia della storiografia e la storia della cultura della memoria.

Introduzione, di Giovanni BERNARDINI e Christoph CORNELISSEN
PRIMA PARTE: MEDIA E CONFLITTO
La mediatizzazione dell’interdetto: Venezia scomunicata (1509), di Massimo ROSPOCHER
Media, propaganda e rivoluzione: la Francia e la diffusione internazionale del bolscevismo (1917-1923), di Giovanni BERNARDINI
Alpinisti e media nella seconda metà dell’Ottocento, di Matteo LARGAIOLLI
SECONDA PARTE: MEDIA E TRANSNAZIONALITÀ
«Welsche Zeitungen aus Venedig»: per una storia del circuito informativo tra l’Italia e l’Impero (1567-1576), di Katia OCCHI
Le grandi illusioni: la costruzione transnazionale di una guerra immaginata in Europa (1914-1919), di Marco MONDINI
La «Revista Católica»: un periodico gesuitico nel Nuovo Messico (1875-1918), di Claudio FERLAN
La coscienza illustrata: per una storia della mediatizzazione dell’interiorità, di Fernanda ALFIERI
TERZA PARTE: MEDIA E AUTORAPPRESENTAZIONE DEL POTERE
Selfi e di Stato: forme di visualizzazione del potere in età contemporanea, di Maurizio CAU
Da cardinale volante a papa internazionale: Pacelli al soglio di Pietro, di Camilla TENAGLIA
La «piccola Europa» nata in tv: i trattati di Roma come evento mediatico, di Gabriele D’OTTAVIO
Rappresentazioni della Resistenza alla televisione italiana (1945 - anni Sessanta), di Cecilia NUBOLA

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