«A livello internazionale la priorità è sgretolare questo euro e rifondare questa Europa. Sì, quindi, alle alleanze anche con gli unici che non sono europirla: i francesi della Le Pen, gli olandesi di Wilders, gli austriaci di Mölzer, i finlandesi… insomma, con quelli dell’Europa delle patrie»
Matteo Salvini
Da tempo la Lega ha scelto di posizionarsi nell’area dell’estrema destra: una virata che ha consentito al partito di legittimarsi come forza trainante della coalizione conservatrice, tanto da stravolgerne l’assetto indebolendo l’area moderata. Nello scenario emerso con il voto del 2018 la Lega compete con l’altra formazione anti-establishment, il Movimento 5 Stelle, nel tentativo di monopolizzare il disagio economico e il disorientamento elettorale e di ricomporre, sul piano socio-territoriale, le istanze di cambiamento avanzate dagli elettori. Uno scenario inedito in cui due frères-ennemis si disputano l’egemonia politica e culturale in Italia.
Dal 24’ minuto "Il punto" di Paolo Pagliaro
Gianluca Passarelli è professore associato di Scienza politica nella Sapienza-Università di Roma. È ricercatore dell’Istituto Cattaneo e membro di ITANES (Italian National Election Studies). Tra i suoi libri ricordiamo «The Presidentialization of Political Parties» (Palgrave, 2015). Dario Tuorto è professore associato nell’Università di Bologna e fa parte del Comitato scientifico di ITANES (Italian National Election Studies). Per il Mulino ha di recente pubblicato «L’attimo fuggente. Giovani e voto in Italia, tra continuità e cambiamento» (2018).
- Premessa. Autocensure e incomprensioni sulla Lega
Nord
- I. La Lega di Salvini tra contesto nazionale e scenari
internazionali
- 1. La Lega Nord, ancora
- 2. La sfida politico-organizzativa della Lega. Oltre
Bossi, oltre Berlusconi
- 3. La sfida ideologica. Reagire alla crisi
- 4. Di estrema destra e nazionale
- 5. Di protesta e di sistema. Un partito di lotta nel
governo
- II. Partito e leadership
- 1. La storia. Piccoli leader crescono
- 2. Come sostituire un capo
- 3. Il partito si fa verticale
- 4. La rivoluzione del «buonsenso»
- 5. I rapporti con la coalizione di centro-destra
- III. Lega e territorio. L’ossimoro del nazionalismo
verde padano
- 1. Sui miti del successo leghista
- 2. La presunta nazionalizzazione della Lega
- 3. Con la lente di ingrandimento. La Lega nei
comuni
- 4. Una Lega in tante zone. Ricucire la tela
- IV. Un partito di estrema destra per un elettorato di
estrema destra
- 1. Di che cosa si parla quando si parla di Lega
- 2. I profili sociodemografici degli elettori leghisti
- 3. In fondo a destra
- 4. Il populismo leghista
- 5. Lontani da Bruxelles. L’altra Europa della Lega
- 6. Non solo liberismo. Le posizioni sui temi economici
e sulle politiche
- 7. Ostili e tradizionalisti. Un elettorato culturalmente
omogeneo
- V. Lega e Movimento 5 stelle. Due facce della
protesta
- 1. Il malcontento come categoria politica
- 2. Un Paese diviso. Dove vince la Lega, dove vince
il M5s
- 3. Voti che vengono da lontano
- 4. Complementari alla meta. Gli elettori
- 5. La sfida futura tra Lega e M5s
- Conclusioni. Opportunità e limiti del nazionalismo
leghista
- Riferimenti bibliografici
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
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