Copertina Interessi democratici e ragioni partigiane

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a stampa € 19,00
collana "Percorsi"
pp. 200, Brossura, 978-88-15-27831-9
anno di pubblicazione 2018

ENRICO BIALE

Interessi democratici e ragioni partigiane

Una concezione politica della democrazia

Una democrazia che voglia trovare il giusto equilibrio tra rispetto dell’autonomia e promozione del bene comune è un sistema in cui ognuno è libero di sostenere le proprie istanze senza che queste vengano giudicate, come avviene all’interno del mercato? O è invece un forum in cui i cittadini devono giustificare pubblicamente le proprie proposte e valutarle con attenzione per identificare quelle che sono nell’interesse della società? Secondo l’autore, sebbene la dicotomia mercato/forum permetta di analizzare i più importanti modelli di democrazia (aggregativa, partecipativa e deliberativa) e le concezioni di agency politica che questi veicolano, tale contrapposizione semplifica il processo democratico e dovrebbe essere superata al fine di definire una concezione politica della democrazia. In base a questo modello un sistema democratico deve considerare a pieno gli interessi e i valori particolari dei cittadini, richiedendo a questi ultimi di basare le proprie proposte su concezioni anche parziali del bene comune. Una simile prospettiva veicolerà una forma di agency partigiana, che garantirà ai cittadini di essere parziali ma richiederà loro di fornire giustificazioni politiche a sostegno delle proprie proposte, e giustificherà delle eque procedure negoziali attraverso cui individui consapevoli della parzialità delle proprie istanze potranno identificare una mediazione per tutti soddisfacente.

Enrico Biale insegna Etica pubblica all’Università del Piemonte Orientale e Sociologia all’Università di Genova. È autore, insieme a Valeria Ottonelli e Chiara Testino, di «Dilemmi Politici» (2010) e curatore, insieme ad Antonella Besussi, di «Fatti e principi. Una disputa sulla giustizia» (2010).

Introduzione
I. Democrazia senza politica
1. Introduzione.
2. Democrazia come mercato.
3. Il voto come espressione dell’agency politica.
4. La sfida di Arrow all’agency soggettivista.
5. Un’agency non politica.
6. Democrazia come poliarchia.
7. Una lettura non politica della democrazia e i suoi limiti.
8. Conclusioni.
II. La svolta discorsiva
1. Introduzione.
2. Democrazia come partecipazione.
3. Una partecipazione esclusiva.
4. Il peso di essere cittadini.
5. Deliberare tra eguali.
6. La complessità dell’ideale deliberativo.
7. Una concezione incompleta dell’agency politica.
8. Conclusioni.
III. Interessi democratici
1. Introduzione.
2. Due proposte intuitive.
3. Una lettura politica degli interessi.
4. Interessi e deliberazione.
5. Democrazia e interessi.
6. Un esempio per ricapitolare.
IV. Partigianeria e agency politica
1. Introduzione.
2. La minaccia della partigianeria.
3. Fazioni e partiti.
4. Motivazione
5. Un’agency partigiana.
6. La funzione giustificativa della partigianeria.
V. Giustificazione politica e negoziazione de- mocratica
1. Introduzione.
2. Onestà intellettuale.
3. Leale antagonismo.
4. Decidere è negoziare.
5. Negoziazioni completamente cooperative.
6. Negoziazioni integrative.
7. Negoziazione democratica.
8. Un caso illuminante.
Conclusioni
Riferimenti bibliografici

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