Internet, gli smartphone, la televisione, i giornali ci sottopongono a un continuo flusso di immagini che investono e travolgono i canoni della trasmissione culturale e dell’interpretazione del presente. L’antico conflitto tra immagine e parola sembra essersi risolto con l’inopinata sconfitta di quest’ultima. È possibile orientarsi in questa nuova selva senza assumere atteggiamenti troppo reattivi, inclini a una nuova iconoclastia? Saremo capaci di approfittare delle potenzialità dell’immagine, riconoscendo i bisogni che la loro iperproduzione esprime senza subirne le derive violente? La sfida è individuare il modello di ragione di un universo in cui le immagini non sono più apparenze, ma veri e propri ambienti culturali.
Federico Vercellone insegna Estetica nell’Università di Torino. Per il Mulino ha tra l’altro pubblicato «Oltre la bellezza» (2008) e «Dopo la morte dell’arte» (2013).
- Introduzione
- I. Parola e immagine
- 1. Immaginare il canone
- 2. Il conflitto dei logoi
- 3. Logos contro logos
- 4. L'immagine come nuovo canone tecnologico
- II. La fine dell'arte e la nascita dell'estetica
- 1. Perfectio sensitiva
- 2. La sistematica delle arti
- 3. Mitridatizzazione dell'immagine
- III. Stilemi
- 1. La visione come stile culturale
- 2. La camera obscura ovvero come si diventa ciò che si è
- 3. Tecnica come appaesamento
- 4. Stili dell'immagine o del paesaggio-taglio
- 5. Moda e lusso
- 6. Arte pubblica
- IV. Nuovi iconoclasmi
- 1. Identità e autoriconoscimento
- 2. Passato e presente
- 3. Oltre la secolarizzazione
- 4. Terrorismo postmoderno
- 5. Reincantamento del mondo
- 6. Etica dell'immagine
- Bibliografia
- Indice dei nomi
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
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