«Ogni epoca ha i suoi tromboni, così come ha i suoi bugiardi, i suoi furfanti, e ovviamente i suoi imbecilli»
L’umano ‒ io e voi ‒ è essenzialmente (e non accidentalmente) un imbecille, un animale inerme, privo di bastone (in-baculum), e dunque bisognoso di quelle armi che sono la tecnica, la cultura, l’arte e la scienza, insomma di quello che tanto confusamente si chiama «mondo dello spirito». Armi a doppio taglio, che da una parte suppliscono alle sue deficienze, e dall’altra lo rivelano per quello che è.
::Il video
Maurizio Ferraris insegna Filosofia teoretica all’Università di Torino, dove dirige il LabOnt (Laboratorio di ontologia). Ha scritto oltre cinquanta libri, tra cui, per il Mulino, «L’immaginazione»(1996).