La presenza di accentuati squilibri economici su base territoriale è una condizione strutturale e ineludibile del nostro Paese, dove il Mezzogiorno sembra destinato a una permanente inferiorità. Eppure, nel periodo compreso tra l’inizio del boom economico e la metà degli anni settanta la convergenza fra Nord e Sud era stata non solo possibile, ma realizzata. Attraverso un approccio interdisciplinare e comparativo, questo volume ripercorre le strategie, le allocazioni e le attività della Cassa per il Mezzogiorno, ente cui fu affidato l’intervento per lo sviluppo delle regioni meridionali. Utilizzando le fonti documentarie della Cassa per il Mezzogiorno conservate presso l’Archivio Centrale dello Stato sono state ricostruite serie storiche quantitative, comparandole con le evidenze prodotte dalla più recente ricerca nazionale e internazionale. Ne emerge un quadro composito e non privo di contraddizioni, utile non per riproporre forme di intervento ormai inattuali, ma per capire, attraverso una rilettura dei successi dell’intervento straordinario nel suo primo ventennio e della sua successiva involuzione come le sorti del Mezzogiorno rappresentino il frutto delle scelte delle classi dirigenti nazionali e delle comunità locali, in un quadro di politiche economiche e di strategie produttive nazionali ed europee.
Giuseppe Di Taranto è Professore ordinario di Storia dell’economia e dell’impresa all’Università LUISS «Guido Carli», dove insegna anche Storia della finanza e dei sistemi finanziari. Ha svolto ricerche negli Stati Uniti presso l’International Monetary Fund e la World Bank. È membro del comitato scientifico di «The Journal of European Economic History» e del direttivo della Società Italiana degli Storici dell’Economia. Tra le sue pubblicazioni: «Lezioni dalla crisi» (2012), «La globalizzazione diacronica» (2013), «L’Europa tradita» (2014). Emanuele Felice è Professore di Economia applicata all’Università di Chieti-Pescara. Si occupa prevalentemente di disuguaglianze regionali e dell’analisi dell’economia italiana nel lungo periodo. Fra le sue pubblicazioni col Mulino: «Perché il Sud è rimasto indietro» (2013) e «Ascesa e declino. Storia economica d’Italia» (2015). Amedeo Lepore è Professore di Storia economica nella Seconda Università di Napoli e insegna Storia dell’economia e dell’impresa alla LUISS «Guido Carli». È componente del Comitato di presidenza della Svimez. Si occupa dei processi di sviluppo nazionali e internazionali, dell’evoluzione d’impresa e del dualismo economico. Tra le sue pubblicazioni: «Mercado y empresa en Europa» (2010), «La Cassa per il Mezzogiorno e la Banca Mondiale: un modello per lo sviluppo economico italiano» (2013). Stefano Palermo è Ricercatore di Storia economica all’Università Telematica Pegaso. Si occupa del rapporto tra strumenti finanziari, politiche pubbliche ed evoluzione del sistema economico italiano in età contemporanea. Tra le sue pubblicazioni: «Da Maastricht a Roma. Autonomie locali e sviluppo economico negli anni dell’Unione monetaria» (2012).