Il volume offre una trattazione completa del quadro normativo e degli sviluppi giurisprudenziali riguardanti i delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione (Titolo II, Capo I). Sono inoltre analizzate altre due fattispecie introdotte dalla legge 6/11/2012 n. 190: il traffico di influenze illecite (art. 346 bis) e la corruzione tra privati (art. 2635 c.c.). Il testo completa il «Manuale di diritto penale. Parte generale» ed è aggiornato alla recente legge 25/5/2015 n. 69 recante «Disposizioni in materia di delitti contro la pubblica amministrazione, di associazioni di tipo mafioso e di falso in bilancio».
INDICE DEL VOLUME: Presentazione. - I. Evoluzione legislativa, direttive sovranazionali e limiti al controllo di legittimità del giudice penale. - II. Qualifiche soggettive. - III. Peculato. - IV. Peculato mediante profitto dell’errore altrui. - V. Malversazione a danno dello Stato. - VI. Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. - VII. Concussione. - VIII. Corruzione per l’esercizio della funzione. - IX. Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. - X. Corruzione in atti giudiziari. - XI. Induzione indebita a dare o promettere utilità. - XII. Istigazione alla corruzione. - XIII. Peculato, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e istigazione alla corruzione di membri della Corte penale internazionale o degli organi delle Comunità europee e di funzionari delle Comunità europee e di Stati esteri. - XIV. Abuso d’ufficio. - XV. Rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio. - XVI. Rifiuto e omissione di atti d’ufficio. - XVII. Rifiuto o ritardo di obbedienza commesso da un militare o da un agente della forza pubblica. - XVIII. Interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità. - XIX. Violazione degli obblighi di custodia delle cose sequestrate. - XX. Confisca. - XXI. Traffico di influenze illecite. - XXII. Corruzione tra privati.
Presentazione di Giorgio Lattanzi
Stefano Canestrari, professore ordinario di Diritto penale nell’Università di Bologna, è membro del Comitato Nazionale per la Bioetica. Tra i suoi libri ricordiamo: «L’illecito penale preterintenzionale» (Cedam, 1989), «Dolo eventuale e colpa cosciente. Ai confini tra dolo e colpa nella struttura delle tipologie delittuose» (Giuffrè, 1999) e da ultimo «Principi di biodiritto penale» (Il Mulino, 2015). È tra i curatori del «Trattato di biodiritto» (dir. S. Rodotà e P. Zatti, Giuffrè, 2010-12). Luigi Cornacchia è professore associato di Diritto penale nell’Università del Salento. Tra le sue pubblicazioni: «Concorso di colpe e principio di responsabilità penale per fatto proprio» (Giappichelli, 2004) e «Funzione della pena nello Statuto della Corte Penale Internazionale» (Giuffrè, 2009). Giulio De Simone è professore associato di Diritto penale nell’Università del Salento. Tra le sue pubblicazioni: «Persone giuridiche e responsabilità da reato. Profili storici, dogmatici e comparatistici» (ETS, 2012) e «Il delitto di atti persecutori» (Aracne, 2013).
- Presentazione, di Giorgio Lattanzi
- I. Evoluzione legislativa, direttive sovranazionali e limiti al controllo di legittimità del giudice penale, di Gaetano Stea
- 1. L'evoluzione legislativa
- 2. Le fonti sovranazionali sul fenomeno corruttivo
- 3. Contrasto interno con l'obbligo convenzionale e con quello europeo
- 4. Il principio della separazione dei poteri: origine storica e implementazione nel tessuto ordinamentale
- 5. La c.d. «garanzia amministrativa» e l'intervento ablativo della Corte costituzionale
- 6. Il sindacato del giudice penale sulla legittimità degli atti amministrativi
- 7. Il nuovo rapporto tra cittadino e autorità pubblica nell'archtettura costituzionale
- 8. L'identificazione del bene giuridico di categoria
- 9. Primazia europea, riserva di legge e giudice penale
- II. Qualifiche soggettive, di Antonio Vallini
- 1. La «funzione tipica» delle qualifiche soggettive nei delitti contro la pubblica amministrazione e la loro natura «oggettiva»
- 1.1 La «funzione tipica»
- 1.2 La natura «oggettiva»
- 1.3 Il nesso funzionale con la mansione
- 1.4 Il funzionario di fatto
- 2. La mansione amministrativa (pubblica funzione o pubblico servizio)
- 2.1 Struttura della definizione
- 2.2 L'elemento comune e caratterizzante: la disciplina di diritto pubblico e la sottoposizione ad atti autoritativi
- 2.3 La spendita di poteri tipici quale elemento distintivo tra «pubblico ufficiale» e «incaricato di pubblico servizio». Le mansioni meramente materiali
- 3. Gli altri pubblici ufficiali, esercenti funzioni legislative o giudiziarie
- 3.1 La funzione legislativa
- 3.2 La funzione giudiziaria
- 4. L'esercente un servizio di pubblica necessità
- 4.1 Il privato professionista
- 4.2 Il servizio di «pubblica necessità»
- III. Peculato, di Marco Gambardella
- 1. Genesi della norma
- 2. Struttura oggettiva
- 2.1 Interesse tutelato
- 2.2 Soggetti attivi e passivi
- 2.3 Oggetto materiale del reato
- 2.4 Presupposti della condotta
- 2.5 Condotta
- 3. Dolo
- 4. Forme di manifestazione del reato
- 4.1 Consumazione
- 4.2 Tentativo
- 4.3 Concorso di persone nel reato
- 5. Peculato d'uso
- 6. Rapporti con altre fattispecie
- 7. Circostanze. Pena accessoria
- IV. Peculato mediante profitto dell'errore altrui, di Marco Gambardella
- 1. Genesi e «ratio» della norma
- 2. Struttura oggettiva
- 2.1 Interesse tutelato
- 2.2 Soggetti attivi e passivi
- 2.3 Oggetto materiale
- 2.4 Presupposti della condotta
- 2.5 Condotta
- 3. Dolo
- 4. Forme di manifestazione del reato
- 4.1 Consumazione
- 4.2 Circostanze. Tentativo
- 5. Rapporti con altre fattispecie
- V. Malversazione a danno dello Stato, di Vico Valentini
- 1. Inquadramento sistemico e funzione politico-criminale
- 2. Struttura oggettiva
- 2.1 Interesse tutelato
- 2.2 Soggetti attivi
- 2.3 Presupposti della condotta e presupposti applicativi
- 2.4 Oggetto materiale
- 2.5 Condotta
- 2.6 Danno da sviamento
- 3. Elemento soggettivo e consumazione
- 4. Rapporti con altre fattispecie e (alcune) ipotesi concorsuali
- 5. Responsabilità degli enti e confisca
- VI. Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, di Vico Valentini
- 1. Inquadramento sistemico e (pretesa) funzione politico-criminale
- 2. Struttura oggettiva
- 2.1 Interesse tutelato
- 2.2 Soggetti attivi, oggetto della captazione e contesto fasico
- 2.3 Condotta
- 2.4 Evento dannoso. Consumazione
- 3. Elemento soggettivo e illecito amministrativo
- 4. Rapporti con la frode ex. art. 640-bis c.p.
- 5. Rapporti con altre fattispecie
- 6. Responsabilità degli enti e confisca
- VII. Concussione, di Vincenzo Mongillo
- 1. Norma, precedenti storici e riferimenti comparatistici essenziali
- 1.1 Etimo e odierna configurazione legislativa del delitto
- 1.2 Cenni storici e comparatistici
- 2. Struttura oggettiva
- 2.1 Bene giuridico
- 2.2 Soggetti attivi e passivi
- 2.3 Condotta. L'abuso della qualità o dei poteri
- 2.4 La costrizione della condotta
- 2.5 Evento
- 3. Dolo
- 4. Cause di giustificazione
- 5. Forme di manifestazione
- 5.1 Consumazione: «locus» e «tempus commissi delicti»
- 5.2 Tentativo
- 5.3 Concorso di persone
- 6. Rapporti con altre fattispecie
- 7. Circostanze e pene accessorie
- 8. Responsabilità degli enti
- VIII. Corruzione per l'esercizio della funzione, di Cristina Amalia Ardenghi
- 1. Fondamento della corruzione
- 2. La l. n. 190/2012 di riforma dei delitti di corruzione e gli obblighi internazionali
- 3. La corruzione per un atto d'ufficio e il quadro normativo precedente la riforma del 2012
- 3.1 La c.d. «corruzione impropria»
- 3.2 Il bene giuridico tutelato
- 3.3 I soggetti attivi
- 3.4 La condotta
- 3.5 L'oggetto materiale della condotta
- 3.6 L'atto conforme ai doveri d'ufficio
- 3.7 Il dolo
- 3.8 La condumazione del reato e il tentativo
- 3.9 La continuazione
- 3.10 Le circostanze
- 4. Il «nuovo» delitto di corruzione per l'esercizio della funzione
- 4.1 Caratteri generali della fattispecie
- 4.2 La condotta
- 4.3 I soggetti attivi e la punibilità della corruzione susseguente
- 4.4 La scomparsa del concetto di «retribuzione»
- 4.5 Il dolo
- 5. I profili sanzionatori e processuali
- 5.1 Profili sanzionatori
- 5.2 La confisca
- 5.3 Profili processuali
- 5.4 La responsabilità amministrativa delle persone giuridiche
- 6. Il diritto intertemporale
- IX. Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, di Giuseppe Losappio
- 1. La corruzione «propria» e la riforma della l. n. 190/2012
- 2. Disvalore e oggetto di tutela nel fenomeno della corruzione generalizzata e nella corruzione «propria»
- 3. Corruzione «propria» antecedente e susseguente
- 4. I soggetti
- 4.1 La corruzione come reato proprio e comune
- 4.2 Le qualifiche pubblicistiche
- 5. Gli elementi del fatto tipico. In particolare: l'atto contrario ai doveri d'ufficio
- 5.1 La dilatazione della nozione di «atto d'ufficio» nella giurisprudenza. Competenza e sfera di attribuzioni del pubblico agente
- 5.2 L'oggetto dell'accordo
- 5.3 La condotta del pubblico agente
- 6. Il «sistema» della corruzione e la corruzione «sistemica», inferenze interpretative e impatto della riforma sulla nozione di «atto d'ufficio» e «resistenze» della giurisprudenza
- 6.1 L'equiparazione della giurisprudenza tra corruzione dell'esercizio del potere e corruzione del potere. Critica
- 6.2 Corruzione impropria, corruzione propria e non individuazione dell'atto d'ufficio oggetto dell'accordo corruttivo
- 7. Il denaro e altra utilità
- 8. Il dolo
- 9. Perfezione e consumazione. Tentativo e rapporti con l'istigazione (rinvio). Concorso di persone nel reato
- 10. Circostanze. L'art. 319-bis (rinvio)
- 11. Concorso di reati. I rapporti con la concussione e l'induzione indebita
- 11.1 Rapporti tra concussione e induzione indebita (rinvio)
- 11.2 Rapporti tra concussione e corruzione propria
- 12. Responsabilità da reato degli enti
- X. Corruzione in atti giudiziari, di Alessandro Spena
- 1. Genesi e «ratio» della norma
- 1.1 Natura giuridica
- 2. Struttura oggettiva
- 2.1 Bene giuridico
- 2.2 Soggetti attivi
- 2.3 Condotta
- 3. Dolo
- 4. Forme di manifestazione
- 5. Rapporti con altre fattispecie
- 6. Circostanze
- 7. Responsabilità degli enti
- XI. Induzione indebita a dare o promettere utilità, di Vincenzo Mongillo
- 1. Norma e precedenti storici
- 1.1 La disposizione vigente
- 1.2 Cenni storici
- 2. Struttura oggettiva
- 2.1 Bene giuridico
- 2.2 Soggetti attivi e passivi
- 2.3 Condotta. L'abuso delle qualità o dei poteri
- 2.4 La condotta di induzione
- 2.5 Evento
- 2.6 Reato unico a concorso necessario vs due distinte fattispecie unilaterali: tesi a confronto
- 3. Dolo
- 4. Forme di manifestazione del reato
- 4.1 Consumazione: «locus» e «tempus commissi delicti»
- 4.2 Tentativo
- 4.3 Concorso di persone
- 5. Rapporti con altre fattispecie
- 5.1 Distinzione con la concussione
- 5.2 Distinzione con la corruzione
- 5.3 Distinzione con la truffa
- 6. Circostanze e pene accessorie
- 7. Responsabilità degli enti
- XII. Istigazione alla corruzione, di Valeria Torre
- 1. «Ratio» incriminatrice e progressivo ampliamento della punibilità nell'evoluzione legislativa dell'art. 322 c.p.
- 2. Struttura oggettiva
- 2.1 Bene giuridico
- 2.2 Qualifiche soggettive
- 2.3 Condotta
- 2.4 Offerta o promessa di denaro o altra utilità (comma 1)
- 2.5 Istigazione alla corruzione propria antecedente (comma 2)
- 2.6 Istigazione alla corruzione attiva funzionale (comma 3) e istigazione alla corruzione attiva propria (comma 4)
- 2.7 La sollecitazione del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio
- 2.8 Oggetto della promessa e/o dazione
- 3. Dolo
- 4. «Tempus commissi delicti»
- 5. Rapporti con altre figure di reato
- 6. Responsabilità degli enti
- XIII. Peculato, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e istigazione alla corruzione di membri della Corte penale internazionale o degli organi delle Comunità europee e di funzionari delle Comunità europee e di Stati esteri, di Matteo Caputo
- 1. Variabili criminologiche e genesi della norma
- 2. La struttura oggettiva dell'art. 322-bis
- 3. Il bene giuridico e la «ratio» della tutela
- 4. I soggetti attivi e l'accertamento delle qualifiche soggettive
- 5. Le condotte
- 6. Il dolo specifico
- 7. Cause di giustificazione
- 8. Il concorso di persone
- 9. Profili attinenti alla responsabilità degli enti
- 10. Le novità della l. n. 69/2015
- 11. Scenari futuri
- XIV. Abuso d'ufficio, di Nicola Pisani
- 1. L'evoluzione storica della disciplina
- 2. Soggetti attivi
- 3. Il bene giuridico tutelato
- 4. La condotta tipica: la violazione di norme di legge o di regolamento e il c.d. «eccesso di potere»
- 5. Merito amministrativo e abuso d'ufficio
- 6. I parametri di qualificazione della condotta tipica: la nozione di «norme di legge» o di «regolamento»
- 7. L'inosservanza degli obblighi di astensione
- 8. L'evento
- 9. Il dolo intenzionale
- 10. Consumazione
- 11. Tentativo
- 12. La clausola di consunzione e il rapporto con altre fattispecie
- XV. Rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio, di Gianfrancesco Palmieri
- 1. Segreto d'ufficio: il bene giuridico
- 2. Struttura oggettiva
- 2.1 Soggetti attivi
- 2.2 Oggetto materiale: le notizie d'ufficio oggetto del segreto
- 2.3 L'obbligo del segreto
- 2.4 La condotta
- 2.5 La rivelazione
- 2.6 L'agevolazione
- 2.7 La violazione dei doveri e l'abuso di qualità
- 2.8 L'utilizzazione di segreti
- 2.9 Soggetto passivo
- 3. Elemento soggettivo
- 4. Cause di giustificazione
- 5. Forme di manifestazione del reato
- 5.1 Consumazione e tentativo
- 5.2 Concorso di persone
- 6. Rapporti con altre fattispecie
- 7. Circostanze
- XVI. Rifiuto e omissione di atti d'ufficio, di Angela Laura Minerva
- 1. Evoluzione della norma
- 2. L'atto d'ufficio
- 3. Profili specifici della fattispecie di rifiuto di cui al comma 1
- 3.1 Il rifiuto
- 3.2 Le ragioni che qualificano l'atto d'ufficio
- 3.3 L'urgenza
- 3.4 La clausola di illiceità speciale
- 3.5 Il dolo
- 4. Profili specifici della fattispecie di omissione di cui al comma 2
- XVII. Rifiuto o ritardo di obbedienza commesso da un militare o un agente della forza pubblica, di Rita Ciccarese
- 1. Profili storici e di diritto comparato
- 2. Il bene giuridico tutelato
- 2.1 I soggetti attivi del reato
- 2.2 Il presupposto della condotta: la richiesta legittima dell'autorità competente
- 2.3 Le condotte: il rifiuto e il ritardo indebiti
- 3. L'elemento soggettivo del reato
- 4. La natura del reato e la consumazione
- 4.1 Il tentativo
- 5. Concorso di reaati
- XVIII. Interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità, di Pierpaolo Schiattone
- 1. Genesi e «ratio» della norma
- 2. Struttura oggettiva
- 2.1 Il bene giuridico
- 2.2 Soggetti attivi
- 2.3 L'oggetto materiale. La condotta
- 2.4 L'evento
- 3. Elemento soggettivo
- 4. Cause di giustificazione
- 5. Consumazione e tentativo. Concorso di persone
- 6. Rapporti con altre fattispecie
- 7. Circostanze
- XIX. Violazione degli obblighi di custodia delle cose sequestrate, di Gaetano Stea
- 1. Genesi e «ratio» delle disposizioni incriminatrici
- 2. Bene giuridico
- 3. Soggetti attivi
- 4. L'oggetto materiale e l'atto presupposto della condotta: il sequestro
- 5. La condotta
- 6. Elemento soggettivo
- 7. Consumazione e tentativo
- 8. Concorso di persone
- 9. Profili sanzionatori
- 10. La fattispecie colposa (art. 335 c.p.)
- XX. Confisca, di Venera Cariddi
- 1. Il quadro normativo
- 2. Disciplina applicativa
- 3. La rpevisione di cui al comma 1
- 3.1 Le nozioni di prezzo e di profitto
- 3.2 I beni confiscabili
- 3.3 La confisca per equivalente
- 4. La disciplina di cui al comma 2
- 5. La natura giuridica della confisca
- 6. Il limite dei diritti dei terzi
- XXI. Traffico di influenze illecite, di Giuseppe Losappio
- 1. Le due ragioni del nuovo delitto di traffico di influenze
- 2. Il viscoso formante sociocriminologico
- 3. Cenni storici
- 4. La comparazione
- 5. Dalle proposte di riforma del codice penale alla l. n. 190/2012
- 6. Oggetto di tutela e disvalore
- 7. I soggetti attivi
- 8. Gli elementi del fatto tipico
- 8.1 La relazione del mediatore con il pubblico amministratore e la nozione di sfruttamento
- 8.2 La mediazione illecita e la remunerazione per una condotta contraria ai doveri d'ufficio
- 8.3 La retribuzione indebita
- 9. Il dolo
- 10. Perfezione, consumazione, tentativo e realizzazione plurisoggettiva (eventuale)
- 11. Le circostanze del reato
- 12. La clausola di riserva
- 13. Residui problemi della pluralità normativa. In particolare: il rapporto con il millantato credito
- 14. Questioni di diritto intertemporale
- 15. Responsabilità da reato degli enti
- XXII. Corruzione tra privati, di Enrico Amati
- 1. Le fonti sovranazionali
- 2. L'evoluzione del quadro normativo
- 3. L'interesse tutelato
- 4. I soggetti attivi
- 5. La condotta tipica
- 6. Il «nocumento alla società»
- 7. L'elemento soggettivo
- 8. La clausola di sussidiarietà
- 9. Il trattamento sanzionatorio
- 10. Consumazione, tentativo e procedibilità
- 11. La responsabilità degli enti