Dal naufragio di Galla Placidia, nel V secolo, all'avventura mediterranea dell'ebreo spagnolo Beniamino da Tudela in visita alle sue comunità nel XII secolo; dai pellegrini che trascinavano per l'Europa e oltre, fino a Gerusalemme, le catene di ferro simbolo della loro penitenza volontaria ai francescani sbarcati nelle Indie Occidentali per predicare il Vangelo nel Nuovo Mondo; e magari al "viaggio teatrale" del grande conquistatore tartaro del Tre-Quattrocento, Tamerlano, sui palcoscenici del nostro mondo. Voci diverse che in un'alta "concordia discors" proclamano la grande verità che, ai giorni nostri, testimoni d'eccezione come Bruce Chatwin e Tiziano Terzani hanno confermato. Vivere forse non è in fondo poi così necessario: ma viaggiare sì, sempre, comunque. E con qualunque mezzo: a piedi, a cavallo, in treno, in nave, in aereo. E soprattutto con la mente, con la memoria, con la fantasia.
Isabella Gagliardi, laureata a Siena, si è perfezionata alla Scuola Normale di Pisa ed è ricercatrice in Storia medievale presso l'Università di Firenze. Si occupa di storia della religiosità. Tra le monografie pubblicate si segnalano: "Santi frati e corpi santi. Il Beato Antonio (Patrizi) da Monticiano" (2002), "'I Pauperes Yesuati' tra esperienze religiose e conflitti istituzionali" (2004), "Li Trofei della Croce. L'esperienza gesuata e la società lucchese tra Medio Evo ed Età Moderna" (2005) e "Sola con Dio. La missione di Domenica da Paradiso nella Firenze del primo Cinquecento" (2007).