Copertina L'azzardo del 1915

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a stampa € 12,00
collana "Storica paperbacks"
pp. 200, Brossura, 978-88-15-13196-6
anno di pubblicazione 2009

GIAN ENRICO RUSCONI

L'azzardo del 1915

Come l'Italia decide la sua guerra

"Controcorrente e spiazzante. E tutto da leggere" (Mario Isnenghi)

L'entrata in guerra dell'Italia contro l'Austria nel maggio del 1915 fu un atto sorprendente: il nostro paese era alleato degli imperi centrali e, dopo un anno di neutralità, scendeva in guerra contro di loro. La decisione fu un azzardo basato su calcoli politici e diplomatici, in cui l'aspirazione alle terre irredente entrava ben poco. Fiumi di retorica patriottica hanno messo la sordina su quell'inizio del conflitto, sui piani che pure c'erano per la guerra a fianco di Germania e Austria, sull'ansia italiana di partecipare da grande potenza alla ridefinizione dell'area adriatico-balcanica, sull'errata valutazione della durata del conflitto, sulle mancanze della strategia. Su tutto ciò riflette Rusconi restituendo alla sfera dell'analisi politica l'interpretazione della condotta dei dirigenti italiani che scelsero la guerra.

Gian Enrico Rusconi insegna Scienza politica nell'Università di Torino. Con il Mulino ha tra l'altro pubblicato "Scambio, minaccia, decisione" (1984), "Rischio 1914" (1987), "Se cessiamo di essere una nazione" (1993), "Resistenza e postfascismo" (1995) e "Patria e repubblica" (1997).

Introduzione. La «nostra guerra»: l'analisi politica oltre le memorie
1. L'armata italiana sul Reno. Un pegno verso la Triplice Alleanza
2. Agosto 1914: una guerra preventiva. Piani militari e coercizione diplomatica
3. Il disimpegno italiano: virtuosismo diplomatico e attendismo politico
4. Il rovesciamento delle alleanze e la ridefinizione degli interessi geopolitici italiani
5. L'insuccesso del piano strategico di Cadorna
6. La sindrome del 1915
Indice dei nomi

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