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ISCRIVITIOffendere ed essere offesi, ferire ed essere feriti sono esperienze molto comuni nel vivere umano. I quotidiani e la Tv ci aggiornano puntualmente su violenze e soprusi di ogni genere perpetrati a danno di persone o di interi gruppi sociali. E anche se la maggior parte di noi estranea a vicende così estreme, a tutti capitato di offendere o di essere feriti. Il perdono si prospetta come via alternativa alla vendetta o alla fuga, una possibilità che, pur non abdicando al bisogno di ottenere giustizia e di avere memoria dell'accaduto, lascia spazio a una sua risoluzione più positiva. Ma cosa vuol dire perdonare? Cosa facilita o ostacola il perdono di un'offesa tra persone o tra gruppi sociali? Il perdono ci fa stare bene? Sfatando una serie di luoghi comuni, gli autori rispondono a questi interrogativi sottolineando le potenzialità ma anche i limiti insiti nel delicato processo del perdono.
Camillo Regalia insegna Psicologia delle interazioni sociali nell'Università Cattolica di Milano. Per il Mulino ha pubblicato "Migrazioni e famiglie" (con C. Gozzoli, 2005). Giorgia Paleari insegna Psicologia generale nell'Università di Bergamo dove ricercatrice. Ha pubblicato articoli sul tema del perdono su varie riviste internazionali.