Presso la leggendaria popolazione degli Psilli, il cui sangue ? immune al veleno dei serpenti, i nuovi nati sono esposti al morso dei rettili: solo se escono indenni possono essere considerati legittimi. In questa storia trova espressione un bisogno cruciale, a Roma come in altre societ? umane: quello di accertare la legittimit? della discendenza in una cultura che privilegia la relazione tra padri e figli, e richiede dunque la certezza della filiazione. Filiazione che per contro si compie attraverso il corpo di una donna, e dunque in forme sottratte alla possibilit? di un controllo maschile diretto e costantemente esposte all'"intrusione" di un seme estraneo. ? qui, di fronte a questa contraddizione insuperabile, che s'impone il ricorso alla "prova del sangue", la necessit? di dimostrare, al di l? di ogni ragionevole dubbio, la propria appartenenza a un ceppo familiare e a un padre precisi: una necessit? che si ripresenta a tutti i livelli, dal mondo animale a quello umano, dai protagonisti del mito e della letteratura a quelli della storia, percorrendo trasversalmente tutta la cultura latina. Il libro getta luce su questo tema antropologico mostrando come quelle storie antiche siano diventate uno dei grandi archetipi del pensiero occidentale.

Mario Lentano ? ricercatore di Lingua e letteratura latina presso l'Universit? di Siena. Si ? occupato in particolare di teatro latino ("Le relazioni difficili. Parentela e matrimonio nella cultura latina", Napoli, 1996) e declamazione di scuola ("L'eroe va a scuola. La figura del "vir fortis" nella declamazione latina", Napoli, 1998); ? autore inoltre di una "Introduzione (faziosa) alla letteratura latina" (Roma, 2006).