"Un Medioevo da scrittore... pagine di sortilegi, leggende, speranze, e di rovine, di realtà da incubo... Un libro bello, che cattura anche il lettore non specialista" (Claudio Altarocca)
Il volume raccoglie "L'alba del Medioevo", "Quando il cielo s'oscura", "La pietra viva" e "Solitudo carnis", i saggi che hanno fatto di Fumagalli uno dei più apprezzati scrittori di storia per il largo pubblico. Attingendo a una ricchissima ed eterogenea serie di fonti, dalle vite dei santi alle risultanze della storia agraria, e con un'indubbia capacità di rappresentare le emozioni, i sentimenti, le ossessioni, Fumagalli fa sì che il lettore di oggi veda il Medioevo con gli occhi di un uomo medievale. Dalle sue pagine emergono le credenze, i valori, i comportamenti che definiscono l'atteggiarsi dell'uomo nei confronti del mondo naturale, del soprannaturale, del proprio stesso corpo. E' un'umanità assediata da una natura ostile irta di pericoli veri e immaginari, perduta in un labirinto "gotico" di sofferenze e terrori, macerata nelle penitenze; eppure, insieme, è l'umanità che caparbiamente resiste agli urti delle calamità e dei barbari, che conquista nuovi spazi all'agricoltura, che ridà vita alle città decadute, l'umanità che con un lavorio secolare torna a imporre la propria regola su quella natura che, nel naufragio drammatico dell'età antica, pareva destinata a sommergere la civiltà stessa dell'uomo.
Vito Fumagalli (1938-1997), docente di Storia medievale nell'Università di Bologna, con il Mulino ha pubblicato anche "Uomini e paesaggi medievali" (1989) e "Matilde di Canossa" (1996, nuova ed. 2006).