Un buon work-life balance è importante. Ci aiuterà a ottenere migliori performance sul lavoro e a essere più felici nella vita privata. Le due cose non sono incompatibili: basta sapere cosa fare e cosa non fare. Occorre muoversi con agilità e eleganza sul filo: solo i buoni equilibristi completano il percorso con successo. Ma si può fare. Non occorre rinunciare ad alcun progetto, impegno, ambizione personale o responsabilità familiare. Raggiungere un buon work-life balance, tuttavia, non dipende solo da noi stessi, dalle risorse messe in campo e dalla capacità di difendere i confini tra lavoro e vita privata. Il contesto sociale e organizzativo è altrettanto importante. Anche le relazioni all’interno del nostro network possono fare la differenza, valorizzando le risorse a nostra disposizione e aiutando a prendere le decisioni importanti. Attraverso ricerche, esempi, testimonianze e suggerimenti pratici, questo volume vi aiuterà a riflettere sulle condizioni ideali per conseguire un buon work-life balance. Un obiettivo fondamentale per lavorare, produrre, rispettare noi stessi e le persone cui teniamo. Famigliari, amici, colleghi, gruppi di lavoro, aziende e società: tutti ci guadagnano, se saremo bravi a camminare lungo il filo della nostra vita. Equilibristi non si nasce: si diventa.
Marcello Russo è docente di Organizzazione aziendale e Comportamento organizzativo nell’Università di Bologna, è Direttore del Global MBA alla Bologna Business School, dove insegna corsi di Leadership e People Management. Impegnato in progetti di ricerca internazionali, è autore di numerose pubblicazioni in tema di comportamenti organizzativi per i quali ha ricevuto premi e riconoscimenti internazionali.
- L’equilibrio del desiderio, di Matteo Bussola
- Introduzione
- PARTE PRIMA: IL WORK-LIFE BALANCE
- I. Storia breve del work-life balance
- La «fabbrica» umanista
- Il diritto all’ozio
- II. Il work-life balance: dal tempo all’identità
- Oltre il tempo
- PARTE SECONDA: ARTEFICI DEL PROPRIO DESTINO, MA ANCHE IN BALIA DEI VENTI
- III. Obiettivo individuale o collettivo?
- I limiti dell’approccio individualistico
- Un approccio relazionale allo studio del work-life balance
- IV. Vorrei essere Benjamin Button
- You can have it all
- You can’t have it all
- You can have it all, but it will be imperfect
- V. Il futuro me
- VI. È tutta una questione di risorse
- Contesto e risorse
- VII. Boundary management: difendiamo i nostri confini
- A ognuno il suo stile
- Essere pragmatici a volte aiuta
- Strategie di difesa dei confini
- Strategie temporali
- Strategie comportamentali
- Strategie mentali
- VIII. Splash!
- PARTE TERZA: ORGANIZZAZIONI EQUILIBRATE E LEADER EQUILIBRISTI
- IX. Organizzazioni a misura di persona
- X. Sei davvero una «brava persona»?
- Come fai sbagli
- XI. Le politiche di welfare aziendale
- Gli interventi strutturali a favore della conciliazione famiglia-lavoro
- La settimana corta
- Benefit aziendali
- Gli interventi culturali a favore della conciliazione famiglia-lavoro
- XII. Lo smart working: «tutti in ufficio» vs «tutti a casa»
- William, il nomade digitale: a casa (forse) è meglio!
- Andrea, l’expatriate: in ufficio è meglio!
- L’organizzazione alternativa
- Il quadro normativo
- XIII. Il leader equilibrista
- Leader equilibristi
- I comportamenti family-supportive
- XIV. Quel modello del mio capo!
- Gli effetti sulla reputazione professionale
- L’importanza della famiglia
- PARTE QUARTA: UNA SOCIETÀ CONCILIANTE
- XV. Trickle-down effect
- Il Fattore K
- La scuola che aiuta (o dovrebbe aiutare)
- XVI. La cultura del busyness che ammala (e a volte) uccide
- Strategic disengagement
- «Per quale motivo lavoro così tanto? Perché sono un insicuro!»
- XVII. Dimmi in che paese vivi e ti dirò che possibilità avrai
- Le dimensioni strutturali
- Le dimensioni culturali
- Individualismo e collettivismo: quale impatto sul work-life balance?
- XVIII. Il genitore essenziale
- L’uguaglianza di genere in Italia
- Mamme ad alta intensità
- Evviva le tigri all’ora del tè, purché a riassettare casa dopo sia il papà
- PARTE QUINTA: UN BUON WORK-LIFE BALANCE È POSSIBILE
- XIX. Dalla teoria alla pratica
- Work-life balance: obiettivo di interesse nazionale
- Il welfare aziendale diventa un obiettivo collettivo
- Una leadership paradossale
- La mia eredità
- «Your dreams matter as much as mine»
- Ringraziamenti
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
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