Cover Retorica

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book € 32,00
series "Manuali"
pp. 384, Brossura, 978-88-15-38705-9
publication year 2023

MICHELE PRANDI

Retorica

Premessa
Introduzione. Un manuale per una retorica
1. La retorica nei secoli: dall’unità alla frammentazione, dal prestigio al discredito
1.1. La formazione del modello classico
1.2. La deriva letteraria della retorica
1.3. Il Novecento: la crisi e la rinascita come teoria dell’argomentazione
2. Una disciplina da rifondare
2.1. Struttura, limiti e prospettive del modello classico di retorica
2.2. La pragmatica filosofica: il ruolo dell’espressione nell’azione linguistica
2.3. La linguistica e la linguistica del testo
2.4. La migrazione della metafora fuori dai confini della retorica
3. Un manuale non descrittivo ma costitutivo
4. La struttura del volume
I. La struttura dell’azione comunicativa
1. La comunicazione come forma di azione
2. Dall’azione all’azione linguistica
2.1. Struttura concettuale ed espressione linguistica
2.2. L’azione e i suoi attori
2.3. Ruoli marginali interni all’azione: lo strumento e il fine
3. La struttura dell’azione linguistica
3.1. Comunicazione asimmetrica e simmetrica: il parlante, il destinatario, l’interlocutore
3.2. L’azione pertinente tra azione strumentale e fine: dimensione illocutoria e perlocutoria
3.3. Lo strumento: il ruolo dell’espressione linguistica
3.4. Le circostanze: la situazione comunicativa
II. Il significato dell’enunciato e il contenuto dell’intenzione comunicativa
1. Lo scarto tra il significato e il messaggio
2. Il regime semiotico: gli enunciati come indici di messaggi
2.1. Indici e segni linguistici
2.2. La struttura inferenziale del processo di interpretazione
2.2.1. La costellazione delle premesse: il campo di interpretazione
2.2.2. Inferenze e presupposizioni
2.2.3. L’interpretazione letterale e non letterale
2.2.4. La forza illocutoria come dimensione del messaggio
3. La dimensione etica della comunicazione
III. La struttura e il significato della frase semplice e complessa
1. La frase semplice e il suo significato: dall’azione comunicativa alle strutture linguistiche
1.1. Frase ed enunciato
1.2. Le strutture sintattiche della frase: autonomia e motivazione concettuale
1.2.1. L’autonomia delle strutture sintattiche formali del nucleo: i significati complessi conflittuali
1.2.2. L’autonomia delle strutture concettuali
1.2.3. Inferenza semantica e inferenza pragmatica
2. La struttura sintattica e il significato della frase semplice tra codifica e inferenza
2.1. La codifica relazionale: il nucleo della frase come rete di relazioni grammaticali
2.2. La codifica puntuale: le relazioni concettuali marginali e le loro forme di espressione motivate
2.3. Il passaggio del testimone tra i regimi di codifica: argomenti introdotti da preposizioni
3. Le frasi complesse: frasi che contengono frasi
3.1. La distinzione tra subordinate argomentali e marginali
3.1.1. Criteri sintattici
3.1.2. Criteri funzionali
3.2. Il collegamento transfrastico: dalla frase complessa al testo
3.2.1. Le relazioni transfrastiche come relazioni concettuali
3.2.2. Le relazioni transfrastiche: il ventaglio delle forme di espressione
3.2.3. Tra grammatica e retorica: relazioni transfrastiche e strategie argomentative
4. Dalla grammatica al testo: le regole e le scelte
IV. Che cos’è un testo: la coerenza e la coesione
1. Dalla frase al testo: strutture discendenti e strutture ascendenti
2. La coerenza testuale e i suoi fattori
2.1. Coerenza testuale e coerenza concettuale
2.2. I fattori della coerenza testuale
2.2.1. La coerenza nel contenuto: la continuità dei referenti e la consequenzialità dei processi
2.2.2. Coerenza, interpretazione e inferenza
2.2.3. La prospettiva comunicativa
2.2.4. L’intreccio delle voci
3. La coesione: i mezzi linguistici funzionali alla coerenza
3.1. L’identificazione e la continuità dei referenti: le espressioni referenziali
3.1.1. La prima identificazione
3.2. La reidentificazione dei referenti: la relazione anaforica
3.3. La consequenzialità dei processi
3.3.1. Le anafore di processo: gli incapsulatori anaforici
3.3.2. I connettivi testuali
3.3.3. I connettivi testuali e le congiunzioni
3.3.4. Congiunzioni e connettivi testuali: gradi di codifica
V. I testi: la tipologia
1. Testo orale e testo scritto
2. La destinazione funzionale: l’intenzione costitutiva e il fine
2.1. I testi narrativi
2.2. I testi descrittivi
2.3. I testi espositivi
2.4. I testi argomentativi
2.5. I testi prescrittivi
3. Il contratto comunicativo
4. La complessità dei testi
VI. La mappa delle figure nel territorio della retorica: dalla sostituzione alla valorizzazione
1. L’eredità della retorica antica: il criterio della sostituzione
2. Il riscatto della metafora e la crisi dell’unità delle figure nel Novecento
2.1. Le metafore vive come strumenti di creazione concettuale
2.2. Le metafore convenzionali come patrimonio di concetti condivisi
2.3. La migrazione della metafora al di fuori della retorica
3. Dalla sostituzione alla valorizzazione
3.1. «Pars destruens»: critica del criterio della sostituzione
3.2. «Pars construens»: il criterio della valorizzazione
3.3. Valorizzazione, funzioni, usi strumentali
VII. Le figure del piano dell’espressione
1. Le figure di suono
1.1. Le figure codificate: l’allitterazione, l’omoteleuto, la rima, la consonanza, l’assonanza
1.2. Il fonosimbolismo e la paronomasia
2. Figure di ritmo: il verso
3. Figure della disposizione dei costituenti, dette di costruzione
3.1. Le figure principali: ripetizione, parallelismo, chiasmo, inversione, iperbato
3.2. Gli effetti sul messaggio
VIII. Le figure del piano del contenuto
1. Metafore convenzionali e metafore vive
1.1. Metafore convenzionali e metafore vive: continuità o discontinuità?
1.2. Metafore convenzionali e metafore vive: criteri di discriminazione
2. Significati complessi conflittuali
2.1. Il significato conflittuale come costruzione linguistica
2.2. Il conflitto come opzione interpretativa
3. La struttura interna del significato conflittuale: cornice, fuoco, tenore, soggetto sussidiario
IX. Dal conflitto concettuale alle figure: la contraddizione e l’incoerenza
1. Il conflitto concettuale formale: la contraddizione
1.1. L’opposizione sintattica, l’opposizione lessicale e il paradigma differenziale
1.2. Due forme di contraddizione
1.3. Condizioni necessarie della predicazione contraddittoria
1.4. Struttura logica ed espressione linguistica della predicazione contraddittoria
2. I conflitti concettuali sostanziali
2.1. L’incoerenza
2.1.1. I requisiti di coerenza come presupposizioni dell’atteggiamento naturale
2.1.2. Struttura dell’ontologia naturale
2.2. L’incompatibilità interna alla coerenza: conflitti lessicali, cognitivi, empirici
X. Le figure del conflitto concettuale: ossimoro, metafora, metonimia
1. La figura della contraddizione: l’ossimoro
2. Le figure dell’incompatibilità
2.1. Metafora e metonimia: due strategie cognitive opposte e alternative
2.2. Un criterio grammaticale: la distribuzione delle metafore e delle metonimie nella frase
2.3. Un criterio concettuale: l’impegno predicativo
2.4. Metafora e metonimia: una distinzione multifattoriale
3. Il pensiero metaforico: il trasferimento, l’interazione e la proiezione
3.1. L’interazione metaforica come grandezza algebrica
3.1.1. Il saldo positivo dell’interazione: la proiezione
3.1.2. Il saldo nullo dell’interazione: la sostituzione
3.1.3. Il saldo negativo dell’interazione: la catacresi
3.2. Proiezione e analogia
4. All’ombra della metonimia e della metafora
4.1. La distinzione tra metonimia e sineddoche
4.2. L’ipallage come converso della metonimia
4.3. La sinestesia come specie di metafora
4.4. L’antonomasia tra sineddoche e metafora
4.5. La predicazione coerente dell’analogia: la similitudine
5. La valorizzazione della metafora e della metonimia nei testi letterari e poetici
5.1. La proiezione alla prova della coerenza del testo
5.2. La latitudine della proiezione nelle metafore poetiche: lo sciame metaforico
5.3. La sineddoche, la metonimia e l’ipallage nei testi: la visione scorciata, la caricatura, la deformazione astrattiva
6. La dimensione interpersonale: il valore argomentativo della metafora e della metonimia
7. Dimensione pratica e dimensione emotiva della metafora
XI. Le figure del conflitto interno all’azione comunicativa
1. Sii pertinente
1.1. L’allegoria
1.2. La litote
1.3. La domanda retorica
2. Sii informativo
2.1. La tautologia
2.2. La reticenza e la preterizione
2.3. La metafora negata
3. Non dire il falso
3.1. La contraddizione come dissociazione delle responsabilità enunciative
3.2. L’iperbole
3.3. L’ironia
3.4. L’approssimazione
4. La rottura unilaterale del contratto comunicativo: l’eufemismo
XII. La migrazione della metafora oltre i confini della retorica
1. Le metafore convenzionali nel pensiero condiviso, nella lingua e nei testi
1.1. Categorizzazione primaria e categorizzazione secondaria
1.2. Metafore convenzionali nell’espressione linguistica
1.2.1. L’estensione lessicale e la polisemia
1.2.2. Espressioni idiomatiche e proverbi
2. La metafora viva come strumento di creazione concettuale
2.1. La creazione metaforica in senso debole: il concetto di valore linguistico
2.2. La creazione metaforica in senso forte: il concetto di selezione naturale
2.3. La creazione di concetti, l’invenzione poetica e l’estensione di significato
3. Metafore vive, metafore convenzionali e catacresi nelle terminologie di specialità
3.1. Concetti metaforici convenzionali
3.2. Catacresi
4. Conclusione: la migrazione della metafora viva e la retorica delle figure
Riferimenti bibliografici
Indice analitico
Indice dei nomi

See also

copertina Causalità, razionalità, organizzazione
copertina Un carteggio del 1959
copertina The Origins of Fascist Ideology
copertina Andare per i luoghi della Grande Guerra