Senatore Cappelli, Aureo, farro, grano monococco: sono nomi ormai noti a tutti. Li incontriamo ogni giorno tra gli scaffali dei supermercati, ricolmi di prodotti – farine, pane, pasta – a base di «grani» con caratteristiche uniche o di varietà particolari, possibilmente «antiche». Alla base di questa corsa al grano migliore, qualsiasi cosa voglia dire, cavalcata dal mercato e dal marketing, c’è molta disinformazione. Luigi Cattivelli ci aiuta a capire perché parlare di varietà antiche o moderne ha poco senso, a scoprire da cosa dipendono le caratteristiche dei diversi frumenti, come il contenuto di proteine o la tenuta di cottura. E soprattutto a comprendere il valore di questa pianta, strategica per il futuro dell’umanità.
Luigi Cattivelli direttore del Centro di ricerca Genomica e Bioinformatica del CREA a Fiorenzuola d’Arda, ha coordinato l’iniziativa internazionale per il sequenziamento del genoma del frumento duro ed è rappresentante italiano nel Research Committee di Wheat Initiative, agenzia internazionale per il coordinamento della ricerca sul frumento.
- Introduzione
- 1. Antico o moderno?
- Così comincia questa storia.
- L’evoluzione dei frumenti: come l’uomo ha usato le mutazioni genetiche per selezionare le piante ottimali.
- Alla fine dei conti, è una questione di altezza.
- 2. Da dove viene il grano che mangiamo?
- Freddo, ma non troppo.
- L’importanza della spigatura.
- I granai dell’Italia.
- 3. A ciascuno il suo
- Caratteristiche diverse… impieghi differenti.
- Si fa presto a dire pasta.
- Non solo tenero o duro.
- 4. Il segreto del suo successo
- Cosa c’è dentro? Le straordinarie proprietà dei grani.
- Amido, ovvero dell’energia.
- Proteine, ovvero della forza.
- Il lato oscuro del glutine.
- 5. Grani antichi: una moda piena di falsità
- Non esiste un sapore antico (ma forse un valore economico sì).
- Sono tutti (per fortuna) geneticamente modificati.
- Il glutine: l’argomento più chiacchierato con poche prove certe.
- Antichi o moderni, meglio integrali.
- Il caso del farro monococco e del Triticum turanicum.
- Se il criterio fosse la sostenibilità, non ci sarebbe gara.
- Bugie in rete.
- 6. Pane e pasta di domani
- Cambiamento climatico in campo.
- Genetica vs chimica.
- Il fattore acqua.
- L’equilibrio fondamentale tra produttività e sostenibilità.
- 7. Tecnologia e genetica
- Anche noi dobbiamo parlare di biodiversità.
- Una montagna di geni da studiare.
- Conoscere i geni vuol dire poterli modificare (ed è una cosa buona).
- Il frumento ideale.
- Meglio lasciar fare alla natura?
- Siamo sicuri di voler ancora seminare il frumento?
- OGM: attenzione alle bugie (d’autore).
- Conclusioni
- Per saperne di più
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
Il tuo browser non supporta la tecnologia necessaria per visualizzare l'anteprima.
Per visualizzzare l'anteprima utilizza uno dei seguenti browser.