Copertina Occidenti e Modernità

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collana "Contemporanea"
pp. 216, Brossura, 978-88-15-38295-5
anno di pubblicazione 2023

ANDREA GRAZIOSI

Occidenti e Modernità

Vedere un mondo nuovo

È necessario rivedere le nostre idee, le nostre categorie, la nostra interpretazione del passato oltre che del presente. Perché anche le categorie e le interpretazioni, come tutti gli oggetti storici, deperiscono e alla fine si inabissano, o cambiano talmente di significato da diventare creature nuove, malgrado portino il vecchio nome.

Il Covid e l’invasione russa dell’Ucraina hanno illuminato di colpo l’evoluzione e la crisi delle società occidentali e facendo ciò, hanno reso evidente quanto le categorie con cui siamo cresciuti e abbiamo interpretato il Novecento, e, le nostre stesse vite, siano ormai logore. Andrea Graziosi riflette sulle cause e le conseguenze dei mutamenti che hanno progressivamente trasformato l’Occidente scaturito dal secondo conflitto mondiale. Fine del mondo contadino, individualizzazione, crollo delle nascite e straordinario balzo in avanti nell’attesa di vita che ha reso e rende tutte le società più vecchie e meno vitali, coagularsi di nuove istanze reazionarie, ricomposizione faticosa di collettività plurali dal punto di vista etnico e del colore, crisi dell’azione e delle forme della politica sono alcuni degli aspetti sui quali si sofferma. Su che cosa potremmo far leva per salvare, innovando, un tipo di Occidente e di Modernità che è in crisi ma era riuscito, pur con tutti i suoi difetti, ad aumentare libertà e dignità umane più di ogni altro sistema conosciuto, e il progetto europeo che ne è uno nei nuclei fondamentali?

Andrea Graziosi insegna Storia contemporanea nell’Università di Napoli Federico II, è uno dei maggiori esperti di storia sovietica, ucraina e dell’Europa orientale. Con il Mulino ha pubblicato: «Guerra e rivoluzione in Europa 1905-1956» (2002), «L’Unione Sovietica in 209 citazioni» (2006), «L’università per tutti» (2010), «L’Urss di Lenin e Stalin» (20102), «L’Urss dal trionfo al degrado» (20112), «L’Unione Sovietica. 1914-1991» (2011), «Grandi illusioni» (con G. Amato, 2013), «Lingua madre» (con G.L. Beccaria, 2015) e «Il futuro contro» (2019).

Introduzione: nuovi paesaggi
PARTE PRIMA: IL MODERNO MAGGIORE E LA SUA CRISI
I. Cause
1. Il Moderno, le sue varianti e le loro crisi
2. Il peso della demografia ovvero dei comportamenti umani
3. L’esaurirsi del mondo contadino e il miraggio del baby boom
4. La maturità e la crisi del Moderno maggiore
II. Conseguenze
1. Restringimento, invecchiamento e aspettative decrescenti
2. I mutamenti nella stratificazione sociale
3. Le nuove società plurali
4. Tipologia della crisi del Moderno maggiore maturo
III. La crisi della politica
1. Crisi delle avanguardie e crisi delle masse
2. Crisi della liberaldemocrazia
PARTE SECONDA: DISCORSI, PROBLEMI, POSSIBILITÀ
IV. Critica dei discorsi del Moderno maggiore
1. Categorie vecchie che non funzionano e discorsi nuovi che non soddisfano
2. Lamenti sbagliati su un declino vero
3. Discorsi progressisti: diritti, pari opportunità, merito e uguaglianza
4. Discorsi progressisti: discriminazione positiva, diversità, economia, piano e ambiente
5. Discorsi di rifiuto e di chiusura
V. Possibilità e problemi
1. Politiche che guadagnano tempo
2. Pericoli e problemi del progetto europeo
Bibliografia

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