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ISCRIVITI«Queste pagine potrebbero essere prescritte come un rimedio omeopatico contro l’affievolirsi non già del senso delle radici, ma del buonsenso»
Roberto Balzani
Che cosa intendiamo quando rivendichiamo le nostre «radici» culturali? Confondendo memoria privata e memoria collettiva, antropologia e nostalgia, storia e politica, ciò che vorremmo è che il nostro mondo rimanesse quello che abbiamo conosciuto. Nelle «radici» pensiamo di trovare l’autenticità e la purezza, ma le culture sono mutevoli e complesse, non sono musei di sopravvivenze imbalsamate. Una pacata ma stringente riflessione contro ogni uso distorto della tradizione e dell’identità.
Maurizio Bettini classicista e scrittore, è autore di romanzi e racconti. Per il Mulino dirige la collana «Antropologia del mondo antico» e ha fra l’altro pubblicato «Elogio del politeismo» (2014), «Viaggio nella terra dei sogni» (2017), «Il grande racconto dei miti classici» (nuova ed. 2018), «Dai Romani a noi» (con F. Prescendi e D. Morresi, 2019), «Hai sbagliato foresta. Il furore dell’identità» (2020) e ha curato «Romolo. La città, la legge, l’inclusione» (2022).