Copertina Andare per le vie italiane della seta

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collana "Ritrovare l'Italia"
pp. 168, Brossura, 978-88-15-29577-4
anno di pubblicazione 2022

MARIA GIUSEPPINA MUZZARELLI

Andare per le vie italiane della seta

Quella della seta, nel nostro paese, è una storia di ideazioni e di sperimentazioni, dove si uniscono naturalità, capacità tecnica, sacrificio e gusto per la bellezza: il cuore del «made in Italy»

Un lunghissimo filo di seta collega idealmente, sin dall’XI secolo, il Sud con il Centro e il Nord Italia, l’Est con l’Ovest, Bisanzio con Palermo e Catanzaro, Lucca con Genova e Venezia e poi con Bologna, Firenze, Milano. L’itinerario lungo le vie italiane della seta parte dal Meridione dove la seta arrivò da Bisanzio, a sua volta giuntavi dalla Cina. Dobbiamo ai Bizantini l’avvio della coltivazione del gelso e l’allevamento del baco in Calabria, attorno all’anno Mille, e agli Arabi la tessitura serica in Sicilia, attestata nel XII secolo. L’arte della seta approdò poco dopo a Lucca, dove nel tempo conversero abili filatori e tessitori e da cui altrettanti ne partirono, ingaggiati da altre città attratte dalla produzione di un bene tanto prezioso quanto ben remunerato. Broccati, velluti, veli ornarono corti e residenze d’Europa, facendo della produzione serica italiana un’eccellenza.

Maria Giuseppina Muzzarelli ha insegnato Storia medievale, Storia delle città e Storia e patrimonio culturale della moda nell’Università di Bologna. Con il Mulino ha pubblicato «Guardaroba medievale. Vesti e società dal XIII al XVI secolo» (20082), «Il denaro e la salvezza» (2001), «Pescatori di uomini» (2005), «Un’italiana alla corte di Francia. Christine de Pizan, intellettuale e donna» (20172), «Breve storia della moda in Italia» (20142), «A capo coperto. Storie di donne e di veli» (20182), «Le regole del lusso. Apparenza e vita quotidiana dal Medioevo all’età moderna» (2020).

Tutta l’Italia o quasi è intessuta di seta
1. «Le magnifiche sette»: aree e città capitali della seta dal pieno Medioevo all’Età moderna
Prima tappa al Sud, tra Calabria e Sicilia.
Lucca: da dove l’arte si irradia.
Bologna, capitale dei veli.
La Firenze dei tessuti sontuosi.
Venezia: drappi raffinati e 2.000 chilometri di «poste».
Diecimila casse di velluto in viaggio da Genova ad Anversa.
Milano, da un’intensa gelsibachicoltura a una fortunata industria serica.
Di nuovo al Sud, a Napoli segnatamente.
2. Una trama pressoché continua di città e di centri minori
Grandezza e sogno: ancora Napoli e l’utopia realizzata di San Leucio.
Un caso simile e insieme diverso: Torino e Racconigi.
Un caso simile e insieme diverso: Torino e Racconigi.
La via lariana della seta.
Dalla Vallagarina con Ala, città di velluto, a Rovereto e da lì al Friuli.
Per ville palladiane lungo il filo della seta.
L’operosa Emilia: Ferrara, Modena, Reggio.
Tre tappe in Romagna: Lugo, Forlì e Meldola.
L’Italia di mezzo: Siena, Pescia e Roma.
Ascoli: i bozzoli gialli e l’importanza del distanziamento.
Umbria: una miriade di piccoli allevatori, una manciata di filande e un caso di revival medievale.
Di qua e di là dallo Stretto.
Ricominciamo dalla storia
Nota bibliografica

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