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Copertina Settimo Rapporto sulle città

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collana "Rapporto Urban@it"
pp. 336, Brossura, 978-88-15-29481-4
anno di pubblicazione 2022

URBAN@IT

Settimo Rapporto sulle città

Chi possiede la città? Proprietà, poteri, politiche

Nella messa in opera del Piano nazionale di ripresa e resilienza una parte essenziale delle innovazioni che esso vuole «mettere a terra» chiama in causa le città e le loro capacità di mobilitare, aggregare, decidere, realizzare progetti di profondo, rapido e tangibile miglioramento della vita individuale e collettiva. È un impegno colossale data la trasformazione della cultura amministrativa e organizzativa che richiede anche e proprio alle istituzioni e alle comunità locali. E dato anche il bisogno che le une e le altre sappiano creare un ambiente favorevole all’effettività di un cambiamento sostanziale nelle proprie agende di lungo andare e negli obiettivi sino a oggi prediletti. Il Settimo rapporto sulle città di Urban@it affronta le condizioni di contesto che quel cambiamento dovrebbero ospitare. Lo fa mettendo sotto osservazione alcune delle principali città italiane secondo tre profili essenziali: lo stato e l’evoluzione degli assetti e dei mercati immobiliari; l’impatto e le dinamiche dei processi di digitalizzazione nelle reti in cui questi si articolano; il formarsi e il consolidarsi di pratiche di condivisione civica e sociale della gestione di beni, spazi e funzioni di rilevanza comunitaria. Tre prospettive di ricerca che evidenziano, anche mediante approfondimenti trasversali alle diverse realtà urbane, come si siano andate evolvendo la configurazione dei poteri locali, le modalità di governance cui essi danno vita, le relazioni con soggetti e dinamiche internazionali di mercato, le forme, gli attori e le risorse della negoziazione e della regolazione sociale. Ne emerge un ritratto a mosaico che – scontando l’impatto della pandemia e le misure conseguenti – ci dice come cambi il «possesso» delle città in Italia, come esso si vada articolando e redistribuendo. E quanto possa influenzare, o condizionare o vincolare – secondo il divenire dei singoli contesti – l’innovazione urbana e il suo contributo a quella del Paese.

Urban@it, Centro nazionale di studi per le politiche urbane (www.urbanit.it), ha elaborato il Rapporto a seguito dei lavori promossi da gruppi di ricercatori su ciascun tema preso in esame, con l’intento di dare continuità al monitoraggio e alla ricerca e di sviluppare la discussione sulle agende urbane locali e nazionali.

Presentazione
Introduzione. Tra «frattura» e «ripristino»: una premessa
PARTE PRIMA: CHI POSSIEDE LE CITTÀ ITALIANE?
I. Torino altalenante: tra spinte innovative e dinamiche di crisi locale
II. Milano tra poliarchia e nuove disuguaglianze
III. Genova: regia pubblica e nuovi attori per costruire sul costruito
IV. Firenze: la città contesa
V. Roma: fra trattenere e dissipare capitale
VI. Napoli: i beni comuni come dispositivo per accompagnare le transizioni
VII. Bari: innovazioni che non incidono sugli spazi di potere
PARTE SECONDA: L'INNOVAZIONE URBANA TRA MERCATO E REGOLAZIONE SOCIALE
VIII. La città alla prova del capitalismo delle piattaforme
IX. Distribuzione e concentrazione del patrimonio immobiliare nel settore Short-term Rental a Milano, Firenze, Roma, Napoli e Palermo
X. Governance e metagovernance delle economie urbane: Roma e Milano di fronte alla crisi pandemica
XI. Città, reti sociali e rigenerazione urbana: una prospettiva normativa
Una conclusione generale. Ovvero: città diverse, sfide comuni
Bibliografia
Gli autori e i collaboratori

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copertina Ottavo rapporto sulle città
copertina Terzo Rapporto sulle città
copertina Quinto Rapporto sulle città
copertina Nono Rapporto sulle città