Ai quesiti posti dal titolo del volume è diventato sempre più difficile rispondere da quando, ormai da alcuni decenni, i diversi segmenti dell’attività finanziaria – tradizionalmente svolti da intermediari specializzati specificamente regolati – sono andati avvicinandosi, integrandosi e quasi confondendosi. La risposta è ora resa ancora più ardua per l’avvento di innovazioni e piattaforme tecnologiche che hanno profondamente rimescolato strutture contrattuali, mercati e intermediari, rendendo più incerti e complessi i compiti dei singoli regolatori e più aleatorio l’enforcement delle norme. Il volume raccoglie i punti di vista e le proposte di accademici ed esponenti delle più importanti autorità di vigilanza europee. Le indicazioni fornite sembrano sicuramente orientate a far leva su un utilizzo esteso della tecnologia, un po’ meno nell’affrontare il problema di una disciplina unificante o di una semplificazione normativa di un mercato ormai divenuto un «nodo avviluppato», come viene definito in uno dei saggi qui pubblicati.
Francesco Cesarini è professore emerito dell’Università Cattolica di Milano. Ha pubblicato numerosi saggi su tematiche finanziarie. Tra i libri più recenti con il Mulino, ricordiamo «Finanza e credito in Italia» (2008) e «Le banche e l’economia italiana» (2013), entrambi scritti con Giorgio Gobbi. Elena Beccalli è preside della facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative dell’Università Cattolica di Milano. È Research associate presso il Centre for Analysis of risk and regulation della London School of Economics. È inoltre presidente dell’Associazione Europea per il Diritto Bancario e Finanziario.