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ISCRIVITILa crescente disponibilità di fortune personali in capo a élite emergenti dell’economia globale (rentiers da sempre usi a disporre di patrimoni, ma anche parvenus recentissimi) rende oggi spasmodico il bisogno di distinzione sociale. Esclusività, autenticità, estetica ricercata contrassegnano la desiderabilità dei beni di consumo, dalle opere d’arte agli oggetti di lusso, dagli immobili ai siti turistici, ai prodotti enogastronomici. Tanto più si agognano certe merci quanto più esse si arricchiscono di un’aura speciale, costruita mediante raffinate narrative cui partecipano folte schiere di storici, giornalisti, critici d’arte, che con i loro saperi contribuiscono in modo cruciale ad ammantare di fascino antico oggetti e luoghi, nella glorificazione del passato come strategia di marketing.
Luc Boltanski è direttore di ricerca onorario all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Tra i suoi libri: «Della critica. Compendio di sociologia dell’emancipazione» (Rosenberg & Sellier, 2014) e «Il nuovo spirito del capitalismo» (con E. Chiapello, Mimesis, 2014). Arnaud Esquerre è sociologo al CNRS. Tra i suoi libri: «Prédire. L’astrologie au XXIe siècle en France» (2013), «Interdire de voir. Sexe, violence et liberté d’expression au cinéma» (2019).