«Il merito di Cassese sta nell’aver riproposto… tutte le ragioni storiche e politiche che in Italia rendono debole lo Stato e poco efficienti i governi»
Stefano Folli
Siamo tutti scontenti dello Stato italiano. Governi e opinioni pubbliche delle altre nazioni europee, stupiti dalla mancanza di solidità e compattezza delle istituzioni e dalla loro difficoltà a governarci. I governanti nazionali, le cui politiche rimangono parzialmente inattuate. I governati, che lamentano costi e inefficienze dei poteri pubblici. I burocrati, frustrati e impotenti, per di più accusati del malfunzionamento dell’amministrazione. L’alta dirigenza, identificata come una casta. Le ragioni di questa situazione sono state ampiamente ricercate dagli storici. Mancavano però una ricostruzione dall’interno della macchina statale italiana e un esame degli eventi esterni che ne hanno condizionato lo sviluppo nel secolo e mezzo di storia unitaria.
Sabino Cassese professore emerito della Scuola Normale Superiore, giudice emerito della Corte costituzionale, già ministro, insegna alla School of Government della Luiss. Scrive sul «Corriere della Sera», sul «Foglio» e sul «Domenicale» del «Sole 24 Ore». Tra i suoi libri per il Mulino: «Lo Stato fascista» (2010), «L’Italia: una società senza Stato?» (2011), «Chi governa il mondo?» (2013), «Diritto amministrativo. Una conversazione» (con L. Torchia, 2014), «Dentro la Corte» (2015), «La svolta» (2018); ha inoltre curato «Lezioni sul meridionalismo» (2015) e, con G. Galasso e A. Melloni, «I presidenti della Repubblica» (2018).
- Introduzione
- I. Lo Stato come problema storico
- 1. Lo Stato e la riflessione su di esso
- 2. Le crisi dello Stato
- 3. La terza crisi dello Stato
- 4. Le trasformazioni in corso
- 5. Ambiguità della nozione di Stato
- 6. Lo Stato italiano e i suoi dislivelli di statalità
- 7. Il problema storiografico dello Stato italiano
- 8. La pianta e le radici: la politica e i tecnici
- 9. Continuità e cesure: costituzione e finanza
- 10. La storiografia sullo Stato italiano
- 11. Un altro modello?
- II. «Fare l’Italia per costituirla poi»
- 1. Come nacque lo Stato italiano?
- 2. Il disegno di Cavour e le preoccupazioni dei
governi post-unitari
- 3. Uno Stato nuovo?
- 4. «Una sovrapposizione, non un’organizzazione
»: le priorità della fase iniziale
- a. Assicurare la continuità
- b. Conoscere gli italiani
- c. Mantenere l’ordine
- d. Unificare l’amministrazione
- e. Creare un mercato nazionale
- f. Lo State building italiano
- III. Stato e popolo nella storia italiana
- 1. Introduzione
- 2. Una prominenza ciclica della riforma elettorale
- a. Regno di Sardegna: legge 17 marzo 1848,
n. 680
- b. Legge 22 gennaio 1882, n. 593 (Zanardelli)
- c. Legge 30 giugno 1912, n. 665 (Giolitti)
- d. Legge 16 dicembre 1918, n. 1985 (Orlando)
e legge 15 agosto 1919, n. 1401
- e. Legge 18 novembre 1923, n. 2444 (Acerbo-
Mussolini)
- f. Legge 17 maggio 1928, n. 1019 (Rocco)
- g. Legge 19 gennaio 1939, n. 129
- h. Decreto legge luogotenenziale 1º febbraio
1945, n. 23 (Bonomi)
- i. Decreto legge luogotenenziale 10 marzo
1946, n. 74
- l. Leggi 20 gennaio 1948, n. 6 e 6 febbraio
1948, n. 29
- m. Leggi 4 agosto 1993, n. 276 e 277 (Mattarella)
- n. Legge 21 dicembre 2005, n. 270 (Calderoli)
- o. «A cyclical salience of electoral reform»?
- 3. L’introvabile libertà di associazione
- IV. Il centro nella storia dello Stato italiano
- 1. Dalla fluidità allo strapotere del centro
- 2. Il centro come grande intermediario finanziario
- 3. La distribuzione delle funzioni e il posto del
prefetto
- 4. L’evoluzione dei rapporti tra centro e periferia
- V. La formazione dello Stato amministrativo
- 1. Costruzione e sviluppi del sistema amministrativo
- 2. Il sistema amministrativo centrale. L’organizzazione
- 3. Il personale
- 4. Le funzioni dell’amministrazione
- 5. Politica e amministrazione
- 6. L’amministrazione e i cittadini
- 7. Gli ultimi sviluppi: vecchie e nuove contraddizioni
- VI. Dall’amministrazione concentrata alla fuga
dallo Stato
- 1. La riforma cavouriana
- 2. Nuove dimensioni delle amministrazioni
pubbliche
- 3. Dalle aziende autonome agli enti pubblici
- 4. Il «sistema» delle autorità indipendenti
- VII. La guida finanziaria dell’amministrazione
pubblica
- l. La legge Cambray Digny
- 2. Le riforme luzzattiane
- 3. La riforma De Stefani
- 4. La legge del 1939
- 5. I principali problemi dei rapporti tra amministrazione
e finanza
- VIII. I magistrati dall’amministrazione alla politica
- 1. Discontinuità e continuità sul lungo periodo
- 2. I cicli
- a. I primi quarant’anni: l’osmosi giustiziapolitica
- b. Da Giolitti al fascismo: «un settore specializzato
della pubblica amministrazione»
- c. La Repubblica: la politicizzazione endogena
- 3. L’esplosione del diritto
- IX. Continuità e fratture nella storia del Consiglio
di Stato
- 1. Il Consiglio nella storia dello Stato
- 2. Il Consiglio organo politico
- 3. Il Consiglio organo terzo
- 4. Il Consiglio organo giurisdizionale
- 5. Il Consiglio vivaio di amministratori
- 6. I tre paradossi del Consiglio di Stato
- X. Lo Stato in guerra
- 1. «War made the State»
- 2. I dualismi della storia militare
- 3. Guerre perdute
- 4. Moltiplicazione di forze armate, tentativi di
coordinamento, dequotazione dello Stato
- 5. Debolezza nell’uso della forza statale
- XI. Lo Stato e l’economia
- 1. Lo Stato «liberista»
- 2. La prima industrializzazione
- 3. L’economia mista
- 4. Lo Stato del benessere
- 5. Dalla riduzione alla riespansione della sfera
pubblica
- XII. «Lo Stato si fa industriale»
- 1. Il capitalismo di Stato: che cosa s’intende per
«Stato imprenditore»
- 2. Quando nasce lo Stato imprenditore in Italia
- 3. Le imprese ai privati e la cura dell’interesse
generale allo Stato: un programma non
realizzato nel primo quarantennio di storia
unitaria
- 4. Le aziende di Stato dell’età giolittiana
- 5. Lo Stato azionista nel primo fascismo
- 6. L’economia mista e la grande crisi
- 7. Dal gigantismo del secondo dopoguerra alle
privatizzazioni
- 8. Gli elementi di continuità
- 9. Le nuove tendenze: decadenza o rinascita
dell’impresa pubblica?
- XIII. Le ingiustizie dello Stato sociale
- 1. Lo Stato sociale e il ritardo italiano
- 2. Il sezionalismo iniziale e la sua continuità
fascista
- 3. La società contro lo Stato
- 4. La lenta affermazione dello Stato assicuratore
- 5. L’assicurazione obbligatoria e la Cassa nazionale
per le assicurazioni sociali
- 6. Gli istituti di protezione sociale ausiliari del
Tesoro
- 7. Di nuovo il sezionalismo
- 8. Il secondo dopoguerra: il pensionismo e
l’incompletezza dello Stato sociale
- XIV. Dall’antistatalismo ecclesiastico alla Chiesa
nello Stato
- 1. La Chiesa come causa della debolezza dello
Stato
- 2. La Chiesa contro lo Stato
- 3. Libera Chiesa in libero Stato
- 4. Le due parallele
- 5. La conciliazione tra Chiesa e Stato
- 6. La Democrazia cristiana e la conquista dello
Stato
- XV. I caratteri costanti della storia dello Stato
- 1. La continuità
- 2. Una costituzionalizzazione debole
- 3. «L’Italia del popolo italiano»?
- 4. «Manca l’anima della nazione»
- 5. La giuridicità debole
- 6. Il centro vuoto
- 7. La mancata emancipazione dello Stato
- 8. L’assenza di una noblesse d’État
- 9. La fuga dallo Stato
- 10. Dislivelli di statalità
- 11. L’Italia vista da fuori e il «vincolo esterno»
- 12. La proiezione europea dello Stato italiano
- XVI. Oltre lo Stato italiano
- 1. Le trasformazioni degli Stati
- 2. Gli Stati alla prova della globalizzazione
- Nota sulle fonti
- Indice per materie
- Indice dei nomi
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
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