Copertina Gang giovanili

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collana "Farsi un'idea"
pp. 144, Brossura, 978-88-15-28330-6
anno di pubblicazione 2019

FRANCO PRINA

Gang giovanili

Gruppi di ragazzi, a volte poco più che bambini, si rendono protagonisti di aggressioni, compiono reati predatori, vandalizzano strutture, mezzi e spazi pubblici: quello delle gang giovanili è un fenomeno dai contorni sfuggenti che si manifesta - non da oggi - in Italia come in molti altri paesi. Chi sono i ragazzi che sperimentano queste forme di aggregazione? Perché lo fanno? Cosa pensano? Come si rapportano al mondo degli adulti e alle istituzioni? Esplorare i vissuti e i bisogni dei protagonisti ci aiuta a capire come possiamo incontrarli e quali alternative costruire per (e con) loro.

Franco Prina insegna Sociologia giuridica e della devianza all’Università di Torino. Si è occupato di devianza e delinquenza minorile e ha svolto il ruolo di giudice onorario presso il Tribunale per i minorenni di Torino. Si dedica alla formazione di assistenti sociali e di altri operatori impegnati nel campo dell’inclusione.

Introduzione. Di cosa parliamo quando usiamo la parola «gang»?
Sfuggire alle generalizzazioni.
Sfuggire alle semplificazioni.
In questo libro.
1. Le cronache italiane raccontano
Napoli: le «paranze» del consumismo e della violenza.
Torino e Milano: alla ricerca di inclusione.
Genova e ancora Milano: i gruppi di strada identitari dei «latinos».
La provincia italiana: i gruppi della noia e del vuoto.
2. Conoscere e spiegare
Non solo oggi, non solo in Italia.
Alla ricerca di una definizione.
I criteri per comprendere le differenze.
Come sappiamo quel che sappiamo delle bande?
La complessità delle spiegazioni e delle interpretazioni.
3. Chi sono, perché lo fanno, cosa pensano
Fenomeno in crescita e protagonisti sempre più giovani?
Un po’ di numeri.
Adolescenti: un universo di costellazioni.
La banda come risposta a bisogni profondi.
Non solo maschi.
Le strade e le piazze (anche virtuali).
L’influenza delle immagini.
4. Le risposte istituzionali e sociali
Lo scenario.
L’ossessione: identificare, punire, escludere.
Non solo repressione.
Incontrare, dialogare e costruire alternative.
Prevenire è possibile.
Dalle bande si esce.
Per saperne di più

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