La «Trappola di Tucidide» è stata di recente evocata dal presidente Xi Jinping per esortare gli Stati Uniti e la stessa Cina a evitare il tipico confronto, dal prevedibile sbocco violento, che può innescarsi tra una potenza consolidata e una emergente, come accadde fra Sparta e Atene. Ripreso più e più volte da studiosi e policy maker, questo richiamo a dinamiche di un tempo lontanissimo suggerisce che molti ritengano il contesto internazionale attuale, nella sua essenza, non differente da quello di cui Tucidide scriveva. La politica internazionale è dunque destinata a non cambiare mai? Il libro affronta questo interrogativo guardando al ricchissimo repertorio di rappresentazioni che oggi animano il discorso pubblico internazionale e al ruolo che esse giocano nell’assicurare un’apparente continuità alla politica mondiale, a dispetto delle vistose trasformazioni sperimentate negli ultimi decenni.
Anna Caffarena è professore associato di Relazioni internazionali all’Università di Torino e, dalla sua fondazione, presidente del Torino World Affairs Institute (T.wai). Tra le sue pubblicazioni ricordiamo «A mali estremi. La guerra al terrorismo e la riconfigurazione dell’ordine internazionale» (Guerini, 2004) e «Le organizzazioni internazionali» (Il Mulino, 2009).