Copertina Il giudice emotivo

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a stampa € 18,00
collana "Guide"
pp. 248, Brossura, 978-88-15-26747-4
anno di pubblicazione 2017

ANTONIO FORZA, GIULIA MENEGON, RINO RUMIATI

Il giudice emotivo

La decisione tra ragione ed emozione

L’atto del giudicare nelle aule di giustizia è sempre stato considerato un esercizio di assoluta razionalità: in tale ambito non ci dovrebbe essere posto né per le emozioni, né per procedure intuitive, né per i pregiudizi. Ma le scienze cognitive e le neuroscienze hanno dimostrato che le emozioni sono componenti ineliminabili e determinanti delle decisioni e che possono significativamente influenzare anche soggetti esperti come gli operatori di giustizia. Il libro chiarisce come anche i giudici ­‒ al pari di tutti gli umani ‒ possano incorrere in errori sistematici del ragionamento, nelle trappole cognitive, nelle distorsioni generate dall'intuizione e nella ingiustificata fiducia nelle proprie conoscenze ed abilità. Le insidie cognitive ed emotive per chi deve giudicare sono disseminate lungo tutto il percorso del processo, a partire dalla formazione della prova fino alla decisione finale.

Antonio Forza, avvocato cassazionista, studioso di dinamiche psicologiche nel processo penale, insegna nel Master in Psicopatologia e Neuropsicologia Forense presso l’Università degli Studi di Padova. Giulia Menegon, avvocato, lavora a Zurigo dopo aver conseguito il Master in Psicopatologia e Neuropsicologia Forense presso l’Università degli Studi di Padova. Rino Rumiati, professore di Psicologia generale, insegna Psicologia del giudizio e della decisione nell’Università degli Studi di Padova alla Scuola Galileiana di Studi Superiori e nell’Università LUISS «Guido Carli».

Prefazione, di Ennio Amodio

Introduzione

I. Razionalità ed emozioni nella decisione

1. Il processo come sistema di ragione
2. Una razionalità limitata
3. La decisione come atto di ragione o come atto di intuizione?
4. Parliamo di emozioni
5. Emozioni, sensazioni corporee e cognizione
6. Il peso delle emozioni sui processi decisionali
7. Una diversa immagine della mente umana

II. Emozioni e neuroscienze

1. Senza emozioni non si decide
2. Il cervello e le emozioni
3. A cosa servono le emozioni?
4. Il ruolo epistemico delle emozioni
5. Lo «stile emozionale» e gli «stili decisionali»
6. Le sei dimensioni

III. Regolazione emozionale e processo decisionale

1. Una strategia basata sull’euristica dell’affetto
2. L’umore e il ruolo dell’emozione come informazione
3. Gli effetti dell’ansia e dello stress sul decidere
4. Quando lo stress «brucia» il cervello
5. La forza delle emozioni: non solo i giudici di merito!
6. La penombra cognitiva della camera di consiglio

IV. Il giudice «psicologo ingenuo»

1. «Interpretare» le persone attorno a noi
2. Gli esseri umani psicologi ingenui
3. Psicologia ingenua e teoria della mente
4. Gli schemi mentali
5. Le prime impressioni
6. La percezione dell’altro
7. Stereotipi e pregiudizi
8. Stereotipi e aspetto fisico dell’interlocutore
9. Stereotipi e valutazione della verità

V. Limiti fisiologici e illusioni del pensiero

1. La giustizia è quello che il giudice ha mangiato a colazione?
2. Un cervello antico e uno moderno per decidere
3. Due menti al servizio del ragionamento
4. L’irresistibilità del sistema intuitivo
5. Saltare alle conclusioni
6. La voce dell’«incosciente»
7. Quando l’intuizione è efficiente

VI. I paraocchi della mente

1. Alla ricerca delle cause dell’errore giudiziario
2. Gli effetti della visione a tunnel
3. Ci illudiamo dandoci ragione
4. Del senno di poi…
5. La forza coinvolgente della visione a tunnel
6. Troppo fiduciosi nelle proprie conoscenze e abilità
7. L’influenza nella vicenda giudiziaria delle pressioni esterne

VII. Decidere per storie

1. La realtà giudiziaria come costruzione narrativa
2. Le narrazioni e i limiti del ricordo
3. La narratività come modalità del pensiero
4. Attribuire intenzioni e leggere nel pensiero
5. Il pensiero prevenuto
6. Lo storytelling nel processo penale italiano
7. La storia che si afferma per prima
8. Come le storie condizionano i giudici
9. Cosa fa di una storia una buona storia
10. Una battaglia di storie
11. L’interpretazione giuridica come narrazione

Conclusioni

Postfazione, di Francesco Mauro Iacoviello

Riferimenti bibliografici

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copertina Il processo penale
copertina Come si studia il diritto
copertina Avvocati, banche, imprese