Copertina Acri 1291

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collana "Biblioteca storica"
pp. 340, Brossura, 978-88-15-26739-9
anno di pubblicazione 2017

ANTONIO MUSARRA

Acri 1291

La caduta degli stati crociati

« Sappiate, bei signori, che nessuno potrebbe dire né raccontare il pianto e il dolore che vi fu quel giorno, e la pietà per i piccoli massacrati e sventrati dai cavalli, che gli passavano sopra, né c’è persona al mondo, pur con cuore duro, che non piangesse a vedere quella punizione, e perciò sono sicuro che tutti i cristiani piangevano quel giorno, vedendo ciò, poiché anche i Saraceni, come si è saputo, avevano poi provato pietà e piangevano »

Templare di Tiro

Il 18 maggio del 1291, dopo un drammatico assedio, Acri, l’opulenta capitale del regno crociato di Gerusalemme, cadeva sotto i colpi d’un giovane ma ambizioso sultano mamelucco, seguita dieci giorni dopo dal castelletto templare, teatro dell’estrema difesa cittadina. Cessava così, dopo quasi due secoli, la presenza crociata in Terrasanta. L’Occidente metabolizzò il fatto con un gran vociare e molte recriminazioni, ma senza impegnarsi attivamente per recuperare quanto perduto. In questo libro, la fine degli stati crociati è letta nel contesto più generale dei sommovimenti che interessarono il territorio siro-palestinese nel corso del XIII secolo: un’area contesa a vario titolo fra Mongoli e Mamelucchi, Genovesi, Pisani e Veneziani, papi e imperatori, Templari e Ospitalieri, re, regine e reggenti, e difesa da nugoli di crociati sovente indisciplinati che finiranno per decretarne la rovina.

Antonio Musarra è dottore di ricerca in Storia medievale e Fellow di Harvard (Villa I Tatti). Tra i suoi libri: «La guerra di San Saba» (Pacini, 2009), «Gli Italiani e la Terrasanta» (a cura di; SISMEL, 2014), «Genova e il mare nel Medioevo» (Il Mulino, 2015), «In partibus Ultramaris. I Genovesi, la crociata e la Terrasanta» (ISIME, in corso di stampa).

Introduzione, di Franco Cardini
Prologo
I. Outremer
Una nuova storia
Tra Oriente e Occidente
Il sapore delle spezie e l'odore dell'incenso
Credere, obbedire, combattere e fare di conto
Rivalità e contrasti
II. Egitto
La terra del Soldano
Un'eredità difficile
Morte sul Nilo
Il sultano e l'imperatore
Gerusalemme val bene una scomunica
III. Guazzabuglio orientale
Un nuovo sultano, una nuova crociata
Harbīya, 1244
I leoni turchi e i cani infedeli
Da schiavi a sultani
IV. Acri
Luigi IX in Outremer
All'ombra delle mura
Una nuova guerra civile
Abbandonare Acri
V. Tra Mongoli e Mamelucchi
La lunga marcia verso ovest
'Ayn Jālūt, 1260
Il leone d'Egitto
Un vicino ingombrante
Il gatto e il topo
Un re per Outremer
Antiochia, 1268
Tregua
Un sovrano residente
Difficili alleeanze, facili conquiste
Il principe e il sultano
VII. Fronti contrapposti
Piani di crociata
Alzati, Gerusalemme!
Ambizioni angioine
Un nuovo sultano
Guerra e pace
VIII. Brandelli di un regno
Trapassi e corone
Una festa a lungo attesa
Rivalità mediterranee
Acri, 1287
IX. «L'alto cedro del Libano cadrà»
Un comune effimero
L'aventure di Benedetto Zaccaria
Tripoli, 1289
X. Recuperare la Terrasanta?
Contrasti mediterranei
Impia foedera
Niccolò IV e la crociata
XI. L'ultima crociata
La crociata degli Italiani
Il casus belli
Una morte inaspettata
Acco delenda est
XII. La caduta
Sotto assedio
L'inizio dei bombardamenti
Sortite
Il ritorno del re
18 maggio 1921
Gli ultimi giorni di Acri
«Fu toute la Surie perdue»
Tentativi di riconquista
Epilogo
Note
Cronologie
Carte
Bibliografia
Indice dei nomi

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