Copertina Fare è innovare

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collana "Farsi un'idea"
pp. 132, Brossura, 978-88-15-26371-1
anno di pubblicazione 2016

STEFANO MICELLI

Fare è innovare

Il nuovo lavoro artigiano

A lungo considerato un relitto del passato, superato da forme più moderne di organizzazione industriale, il lavoro artigiano sta conoscendo una nuova giovinezza. A livello sia nazionale sia internazionale, nel design come nelle nuove tecnologie, quella dei «makers» rappresenta una imprevista via di uscita da una crisi economica che condannava i paesi sviluppati a un inesorabile declino manifatturiero. L’Italia è in una posizione privilegiata per intercettare creativamente questo fenomeno.

Stefano Micelli insegna Economia e gestione delle imprese nell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Tra i suoi libri: «I nuovi distretti produttivi» (con G. Corò, 2009) e «Futuro artigiano» (2011), entrambi editi da Marsilio.

Prologo
1. La riscoperta del lavoro artigiano
Un ripensamento a scala internazionale
Le specificità del lavoro artigiano
Dov'è l'artigiano
Tre equivoci tutti italiani
Lavoro artigiano ed economia della conoscenza
2. L'artigiano nella terza rivoluzione industriale
Automobili su misura
Una nuova rivoluzione
I protagonisti della manifattura digitale
Artigiano vs maker: due differenze da tenere a mente
Uno sguardo all'Italia
Velocizzare la migrazione verso il digitale
Artigianalità Made in Italy e nuove tecnologie
Una via italiana all'Industria 4.0
3. I nuovi artigiani nell'economia globale
Inciampi linguistici
Un modello organizzativo proiettato nel futuro
Racconta il tuo lavoro e il tuo saper fare (alza il sipario e mettici la faccia)
Investi sul Web e fatti trovare (avrai più amici di quanto immagini)
Punta sull'e-commerce (e reinventa l'idea di bottega)
Apriti a comunità di sperimentatori (ti aiuteranno a fare ricerca)
Investi sul design (è il linguaggio del contemporaneo)
L'importanza di fare rete
4. Le politiche per la nuova manifattura italiana
Manifattura «su misura»: la scommessa italiana
Una sfida a base di cultura, bellezza e lavoro
Tre direttrici per una politica di rilancio
Una scuola capace di promuovere una nuova cultura tecnica
Una nuova fase di internazionalizzazione (molto digitale)
Un nuovo legame tra cultura, manifattura e sviluppo urbano
Rappresentanza e istituzioni per il rilancio del lavoro artigiano
Conclusioni
Per saperne di più

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