Le nuove scienze cognitive hanno ormai abbandonato la «metafora del computer», secondo la quale la mente umana è paragonabile a un software la cui comprensione non richiede informazioni sull’hardware, il corpo. Viceversa, ci troviamo di fronte a un mosaico di proposte teoriche adottate in molteplici settori di ricerca - dalla psicologia sperimentale alla filosofia della mente - e accomunate dall’idea che la maggior parte dei processi cognitivi superiori avvenga mediante i sistemi di controllo del corpo agente. Una mappa chiara per orientarsi nel mondo della «embodied cognition».
Fausto Caruana insegna Neuroscienze e svolge attività di ricerca presso l’Università di Parma. Anna Borghi insegna Psicologia cognitiva e svolge attività di ricerca presso l’ISTC-CNR di Roma. Per il Mulino ha pubblicato «Il controllo motorio» (con R. Nicoletti, 2007) e ha curato «Scienze della mente» (con T. Iachini, 2001).
Entrambi gli autori fanno parte del Comitato Scientifico della rivista del Mulino «Sistemi intelligenti».
- Premessa
- I. In principio era l'azione
- 1. Le scienze cognitive classiche: la teoria rappresentazionale e computazionale della mente
- 2. La svolta pragmatica e il rifiuto della «metafora del sandwich mentale»
- 3. Il concetto di simulazione e il rifiuto della «metafora del computer»
- 4. Rappresentazioni in formato corporeo
- 5. «Pánta rêi»: il cervello come sistema dinamico
- II. La percezione come azione
- 1. Le vie della visione
- 2. I neuroni canonici
- 3. L'ipotesi della competizione tra affordance
- 4. Gibson e oltre: le microaffordance
- 5. Le affordance tra automaticità e dipendenza dal contesto
- 6. Tipi di affordance
- 7. Usare strumenti, tra manipolazione, funzione e ragionamento
- 8. Come l'azione influenza la percezione
- 9. Conclusione
- III. Emozioni come azioni
- 1. Esistono le emozioni?
- 2. Il corpo: da William James ai neojamesiani
- 3. Decisioni ed emozioni: l'ipotesi del marcatore somatico
- 4. I dilemmi morali e le emozioni
- 5. L'enterocezione, il senso del corpo e l'azione
- 6. Una toeria motoria delle emozioni. Oltre la distinzione espressione/esperienza
- 7. Le basi neurali dell'espressione delle emozioni
- 8. Il riso e la gioia
- 9. La dimensione sociale dell'espressione emozionale
- 10. Dalla teoria del feedback alla teoria polivagale
- IV. Le basi sensorimotorie dell'intersoggettività
- 1. Un vocabolario di atti motori
- 2. I neuroni specchio e l'esperienza motoria
- 3. Esperienza motoria e imitazione nello sviluppo
- 4. La neurobiologia dell'empatia: riconoscere il disagio degli altri
- 5. Un modello per il riconoscimento del sorriso mediante simulazione
- 6. Le basi biologiche dell'empatia?
- 7. Empatia, simpatia, condivisione e contagio emozionale
- V. Linguaggio come azione
- 1. Due parole sullo sviluppo
- 2. Linguaggio e sistema sensorimotorio
- 3. Quindici anni di evidenze su embodiment e linguaggio
- 4. Un dibattito: attivazione del sistema motorio necessaria?
- 5. Embodiment forte e debole?
- 6. Interferenza e facilitazione: davvero un problema?
- 7. Teorie embodied e teorie del riuso: specificità del linguaggio
- 8. Questioni aperte: produzione e comprensione
- 9. Oltre l'embodiment: fra teorie distribuzionali e teorie embodied
- 10. Corpo, lingue e cognizione situata
- 11. Tra mente embodied e mente estesa: le parole come strumenti d'azione
- 12. Conclusione
- VI. Concetti astratti ed esperienza
- 1. Concetti come colla
- 2. Concetti basati sulla percezione, concetti derivati da scopi
- 3. Un approccio embodied e grounded
- 4. I concetti astratti
- 5. La libertà è fantastica: i concetti astratti
- 6. Teorie tradizionali dei concetti astratti
- 7. Teorie embodied dei concetti astratti
- 8. La teoria della metafora concettuale
- 9. Teorie delle rappresentazioni multiple
- 10. WAT: Words As social Tools
- 11. Conclusione
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
Il tuo browser non supporta la tecnologia necessaria per visualizzare l'anteprima.
Per visualizzzare l'anteprima utilizza uno dei seguenti browser.