Esiste un’arte della città che vive nelle sue manifestazioni fisiche e immateriali, nelle pietre e nelle istituzioni, come prodotto dell’ingegno e del lavoro umano, dell’intervento degli artisti, degli urbanisti, delle élite politiche come pure dei semplici cittadini.
Se guardiamo alle opere architettoniche che disegnano il profilo di città come Londra, New York, Toronto, Pechino, Tokyo, quello che vediamo all’opera è il risultato di uno sforzo ideale e collettivo, ma anche di un’azione concreta sullo spazio che viene modellato dai gruppi sociali nel corso della loro evoluzione.
Raffaele Milani insegna Estetica nell’Università di Bologna dove dirige il Laboratorio di ricerca sulle città. È autore di libri tradotti in diverse lingue, tra i quali ricordiamo: «Il paesaggio è un’avventura» (Feltrinelli, 2005) e, da ultimo, «Paesaggi del silenzio» (Mimesis, 2014). Con il Mulino ha pubblicato anche «L’arte del paesaggio» (2001) e «I volti della grazia. Filosofia, arte, natura» (2009).