«In base alle loro categorie logiche gli inglesi consideravano le pratiche sanitarie toscane come degli inutili e costosi perditempo. Ne conseguiva che disattenderle non pareva loro peccato tanto grave. Era invece convinzione delle autorità sanitarie livornesi che con la “nazione inglese” così come con quella olandese “è bene andare circospetti, massime che in quelli Paesi non sogliono essere mai del tutto netti”»
Oltre che con i corsari della Barberia, con i turchi, gli spagnuoli, i francesi e gli olandesi, quei grandi dominatori dei mari che erano gli inglesi durante il XVII secolo si trovarono alle prese con gli ostacoli e le idiosincrasie della burocrazia sanitaria toscana impiantata a Livorno, il porto su cui si imperniava la loro attività nel Mediterraneo. Cipolla narra qui un importante capitolo di storia economica europea, mettendo a fuoco nella sua analisi acuta un profondo contrasto culturale.
Carlo M. Cipolla (1922-2000) è autore, oltre che della grande sintesi sulla «Storia economica dell’Europa pre-industriale», di arguti saggi brevi, tra cui «Allegro ma non troppo», «Miasmi e umori», «Le avventure della lira», «Istruzione e sviluppo», tutti editi dal Mulino.