Già prevaricatore e violento, oggi l’uomo si presenta pacificato e angelicato, compagno premuroso e padre tenero, narciso ossessionato dalla cura di sé. Ma anche maschio smarrito e depotenziato, in ansia per una virilità fattasi incerta. Che ne è, allora, dell’identità maschile?
Se in passato il maschile come polo dominante del mondo era definito generalmente in termini di prevaricazione e violenza, oggi nel discorso sugli uomini coesistono immagini contrastanti: padri teneri, compagni premurosi e responsabili, ma anche narcisi ossessionati dalla cura di sé, esseri smarriti e depotenziati, in ansia per una virilità fattasi incerta. Che ne è allora dell’identità degli uomini? Questo libro spezza il silenzio sul tema e fa il punto sulle trasformazioni dell’esperienza maschile nei suoi diversi aspetti, al di là degli stereotipi, vecchi o nuovi.
Arnaldo Spallacci, sociologo, è membro del Comitato organizzativo del Centro studi sul genere e l’educazione (Csge), presso il Dipartimento di Scienze dell’educazione dell’Università di Bologna, per il quale ha condotto ricerche sulla costruzione dell’identità di genere nei giovani.