Perché l’Assemblea costituente decise di istituire il Consiglio superiore della magistratura? Quali sono i compiti ad esso affidati nel nostro ordinamento? In che modo lo sviluppo del sistema politico italiano ha coinvolto anche questo organismo? A partire da una rilevante documentazione storica, un’ampia base di dati e una serie di interviste a protagonisti qualificati, gli autori prendono in esame le questioni più significative concernenti il Csm: il dibattito politico sviluppatosi nella Prima Repubblica, le riforme dei meccanismi di nomina, il ruolo delle correnti nella magistratura, le possibili trasformazioni. Il costante riferimento alle esperienze europee consente una pacata riflessione, quanto mai opportuna, sull’accesa controversia tra magistratura e potere politico nel nostro paese.
Daniela Piana è docente di Scienza politica nell’Università di Bologna. Tra le sue pubblicazioni: «Judicial Accountabilities in New Europe» (Ashgate, 2009) e «Magistrati: una professione al plurale» (Carocci, 2010). Antoine Vauchez è ricercatore in Scienza politica presso il Centre Européen de Sociologie et Science politique (Cnrs/Univ. Paris 1-Sorbonne). Tra le sue pubblicazioni «L’institution judiciaire remotivée. L’institutionnalisation d’une nouvelle justice en Italie (1960-2000)» (Lgdj, 2004).