"Pochi libri hanno tanta potenza suggestiva e sono così ricchi di vera cultura e di stimoli intellettuali e di suggerimenti metodologici come questo" (Renzo De Felice)
In quest'opera ormai classica, che Renzo De Felice ha paragonato all'"Autunno del Medioevo" di Huizinga e ai "Re taumaturghi" di Marc Bloch, Mosse ha inteso scoprire le radici lontane del nazismo, e misurare quanto esse hanno giocato sulla politica e l'organizzazione di massa dei regimi fascisti. I fenomeni di irreggimentazione così evidenti nella Germania hitleriana portano all'estremo un tipo di politica nei confronti delle masse che viene messo in atto a partire dall'Ottocento, con una "estetizzazione" della politica, una ritualità (i monumenti, le feste, le cerimonie), una organizzazione che coinvolgono le masse popolari nei valori e negli ideali borghesi e nazionali, ovvero le "nazionalizzano".
George L. Mosse (1918-1999) ha insegnato Storia nelle Università di Madison e di Gerusalemme. Tra i suoi libri, tradotti da Laterza, "Intervista sul nazismo" (1977), "L'uomo e le masse nelle ideologie nazionaliste" (1982), "Le guerre mondiali" (1990), "Il fascismo: verso una teoria generale" (1996) e l'autobiografia postuma "Di fronte alla storia" (2004).