"Le idee di Popper rappresentano lo sviluppo pi importante nella filosofia del secolo ventesimo" (Imre Lakatos)

"Popper certamente il pi grande filosofo della scienza mai esistito" (Peter B. Medawar)

Grande classico della filosofia della scienza e della filosofia tout court, "Congetture e confutazioni" testimonia della vastit degli interessi di Popper e dell'insostituibile ruolo da lui svolto nella cultura del Novecento. Accanto alle pagine dedicate a temi filosofici tradizionali, connessi con la teoria della conoscenza e la dialettica, e a questioni specifiche di filosofia della scienza, vi sono riflessioni in cui l'analisi storica costituisce l'occasione per riesaminare alcuni nodi della filosofia delle scienze sociali e della filosofia politica. E' qui che giunge a compiuta elaborazione il celeberrimo concetto popperiano di "falsificazione di una teoria" come criterio di demarcazione tra scienza e non scienza. Un'opera che consente di capire come, pur fra discussioni talora vivaci, Popper costituisca un punto di riferimento essenziale per ogni visione non dogmatica della conoscenza umana.

Karl R. Popper (1902-1994) visse a lungo in Inghilterra dopo aver abbandonato l'Austria al momento dell'annessione alla Germania nazista. Si dedic alla filosofia della scienza con il testo fondamentale del 1934 "Logica della scoperta scientifica" (Einaudi, 1998). Fra gli altri suoi libri ricordiamo: "Miseria dello storicismo" (Feltrinelli, nuova ed. 2005), "La societ aperta e i suoi nemici" (Armando, nuova ed. 2002) e "La ricerca non ha fine. Autobiografia intellettuale" (Armando, nuova ed. 1997). Al Mulino sono usciti anche "La conoscenza e il problema corpo-mente" (1996), "Le fonti della conoscenza e dell'ignoranza" (2000), "Il mito della cornice. Difesa della razionalit e della scienza" (2004).