James Joyce (1882-1941) ? considerato lo scrittore che, meglio di chiunque altro, ha incarnato il paradigma del modernismo nella storia della letteratura, soprattutto nei suoi due capolavori, "Ulisse" (1922) e "Finnegans Wake" (1939). Questo libro ne ricolloca la figura nel contesto irlandese, mostrando la fitta trama di legami che ? possibile individuare fra i suoi scritti e la storia, la cultura e la politica del suo paese. In questa luce viene riletta l'intera produzione joyciana, che include, oltre alle opere gi? ricordate, anche gli interventi giornalistici, il ricco epistolario, "Gente di Dublino" (1914), "Ritratto dell'artista da giovane" (1916) ed "Esuli" (1918). E' cos? ricostruita la vicenda umana e letteraria di un autore che, formatosi sotto l'influenza delle tradizioni del suo ambiente familiare ed educativo, conserv? con la terra d'origine un contatto costante, anche dopo aver affermato la propria vocazione europea e cosmopolita.
Andrew Gibson ? professore di Teoria e storia della letteratura moderna nel Royal Holloway, Universit? di Londra. Ha pubblicato fra l'altro "Joyce's Revenge: History, Politics and Aesthetics in 'Ulysses'" (2002).